convegno confartigianato
“Il codice degli appalti ha fallito quello che era il suo obiettivo cioè facilitare e velocizzare il mercato degli appalti pubblici. Oggi abbiamo a disposizione ingenti risorse nel Pnrr: 200 mld di cui 100 destinati ai cantieri, quindi in larga parte coinvolgeranno i nostri comparti. L’auspicio che noi oggi facciamo è però che, a fronte dei problemi che stanno emergendo come per esempio i rincari di materie prime ed energia, si possa trovare una soluzione molto veloce, perché rischiamo di bloccare un settore che dal 2008 al 2020 ha lasciato sul campo 100 mila imprese e 600 mila lavoratori. Per questo speriamo che possano venire attuate, come la legge delega ha previsto, da un lato un maggior coinvolgimento delle micro e piccole imprese e dall’altro la facilitazione nell’espletamento delle gare, per fare in modo che sia ripartenza piena non solo delle imprese artigiane, ma di tutto il paese”. Così Marco Granelli, presidente di Confartigianato Imprese ha esordito il suo intervento al convegno “Nuovo codice appalti - La congruità in edilizia” organizzato da Confartigianato Imprese Parma, con il patrocinio di Cassa Edile di Parma, lo scorso 22 aprile all’Hotel Parma&Congressi”.
Enrico Bricca, presidente provinciale di Confartigianato Imprese Parma, dopo i saluti alle numerose autorità presenti, ha ribadito l’auspicio che la revisione del codice dei contratti venga realizzata entro la fine del 2022. “La speranza di tutto il comparto è che l’intervento sia emanato in tempi brevi e che riesca a essere efficace e risolutivo rispetto a tutti i problemi che, dal 2016 a oggi, hanno caratterizzato il quadro normativo dei contratti pubblici e la loro applicazione – ha spiegato Bricca”.
Presente all’incontro anche il senatore Maurizio Campari, il Senato infatti ha recentemente dato il via libera al testo che a inizio marzo la Commissione Lavori pubblici aveva approvato.
“Stiamo cercando di impegnarci fortemente per il settore che è in difficoltà sia per la situazione storica che per questioni contingenti, come il caro prezzi. Il governo sta cercando di intervenire e lo abbiamo messo nero su bianco nel Def e nella legge delega del codice contratti. Oggi chi fa impresa va ammirato non penalizzato, non spremuto; bisogna andargli incontro perché senza impresa non c’è economia e senza economia il paese va a rotoli. La Lega ha proposto alcuni emendamenti, che sono stati accolti, che vanno in questa direzione. Con la proposta di appalti a Km0 o la suddivisione in lotti più piccoli andiamo ad aiutare le imprese, soprattutto quelle piccole, perché il tessuto economico italiano è fatto di eccellenti micro e piccole imprese”.
Giovanni Gennari, presidente di Confartigianato Edilizia Parma, a proposito della congruità, provvedimento introdotto lo scorso anno con l’obiettivo di contrastare il dumping contrattuale e il lavoro nero, ha spiegato che: “l’obiettivo di selezionare chi lavora correttamente è certamente apprezzabile, ma nell’applicazione pratica, occorre fare in modo che gli adempimenti non diventino un ulteriore appesantimento burocratico”. E, sull’aumento dei prezzi ha aggiunto: “chiediamo ai nostri politici di fare il possibile per ridurre al minimo l’impatto sulle imprese. Spesso gli aumenti dipendono da dinamiche internazionali su cui è difficile agire, ma chiediamo agli organismi di controllo di fare di più per evitare i fenomeni di speculazione”.
Giancarlo Cantelli, avvocato esperto in materia di appalti ha spiegato: “i due temi che trattiamo oggi sono di estrema attualità, in considerazione delle modifiche normative introdotte per cercare di ovviare alla generalizzata crisi del settore dovuta all’innalzamento dei prezzi dei materiali da costruzione. Il governo, con interventi mirati, ha cercato di porre rimedio per scongiurare il blocco dei cantieri. Dal punto di vista dell’avvocato le norme sono di difficile interpretazione, occorrerà vedere che applicazione concreta verrà data da parte dei giudici che saranno chiamati in caso di non corretta applicazione da parte delle stazioni appaltanti e sicuramente c’è da dire che alcune associazioni di categoria hanno già impugnato i criteri per la determinazione dei ristori derivanti dalla compensazione dei materiali. E questo la dice lunga sulla soddisfazione degli operatori di queste norme emergenziali”.
Carmine Ferraro, responsabile dell’Osservatorio Cassa Edile di Parma che ha spiegato dettagliatamente le procedure da tenere per non incorrere in sanzioni ha ricordato che: “La congruità in edilizia è una nuova normativa che ha inserito all’interno degli appalti controllo settoriale sulla manodopera nei cantieri. Servirà principalmente per favorire la regolarità del settore e la concorrenza leale. L’obiettivo di questo nuovo strumento è, in sostanza, quello di regolarizzare, nel mondo delle costruzioni, l’attività delle imprese e degli attori coinvolti. Per tutti i cantieri partiti dopo il 1° novembre 2021 sarà attiva la procedura obbligatoria, per quelli pubblici indistintamente e per i cantieri privati sopra i 70.000 euro di importo”.
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