UNIVERSITA'
Si chiama «Gioco della birra» ma è un'iniziativa seria e utile. Più di un «gioco di ruolo», per universitari e manager: è la simulazione di una filiera produttiva, con proprie caratteristiche e obiettivi, affrontando (e aiutando a chiarire) problematiche del lavoro quotidiano. Un'esperienza che di solito si può fare al Mit, il Massachusetts Institute of Technology, ma che sabato, per l'intera mattinata, sarà disponibile anche a Parma, ai Chiostri di San Paolo, nell'ambito del Festival dello Sviluppo sostenibile.
Nel gioco «The Beer Game» si sfidano diverse squadre da dieci persone. Al loro interno ognuno ha un ruolo: produzione, distribuzione, logistica e acquirenti al dettaglio. E bisogna seguire alcune regole codificate. In pratica viene simulato un sistema di produzione e distribuzione di casse di birra (ma potrebbe trattarsi di qualunque prodotto), analizzando poi il comportamento dei partecipanti, le soluzioni e le difficoltà nelle interazioni umane. Ogni squadra rappresenta una filiera; le squadre non interagiscono fra loro ma nel «debriefing» finale c'è un confronto su comportamenti e soluzioni proposte.
«Il messaggio - sottolinea Alessio Malcevschi, docente di Sostenibilità alimentare dell'Ateneo - è capire che una filiera funziona al meglio non quando ogni segmento cerca di massimizzare il proprio interesse ma quando riesce a coordinarsi all'interesse degli altri. Così il marketing deve parlare bene con la logistica, la quale deve saper parlare alla distribuzione».
Possono partecipare tutti: dagli studenti agli imprenditori, dai manager alle associazioni. Le iscrizioni sono aperte. Basta scrivere un'e-mail all'indirizzo del docente: alessio.malcevschi@unipr.it.
A.V.
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