VANDALISMI
(Foto d'archivio)
Dieci cannoni sparaneve sono stati danneggiati in un raid vandalico compiuto nel fine settimana sul Corno alle Scale, sull'Appennino bolognese. Gli autori hanno tagliato i cavi rendendo inutilizzabili i cannoni. Quattro sparaneve di ultima generazione sono stati presi di mira sulle piste, fra Le Polle e i campi scuola, ma ne sono stati danneggiati nello steso modo anche sei meno recenti, in attesa di essere messi un uso.
L’episodio è stato denunciato ai carabinieri di Lizzano in Belvedere e della compagnia di Vergato. «E' stato un sabotaggio all’economia del territorio», ha detto a E'tv il sindaco di Lizzano, Sergio Polmonari.
Gli investigatori sono al lavoro per fare luce sul movente del gesto, che per ora non è stato rivendicato, e per cercare di identificare i responsabili. C'è la possibilità che qualche momento del raid o gli spostamenti dei vandali possano essere stati ripreso da alcune telecamere.
Il sindaco Polmonari ha spiegando che alcuni di questi cannoni erano stati appena acquistati dalla società Corno alle Scale per essere utilizzati dai prossimi giorni. «Non è solo vandalismo, questo è un gesto delinquenziale che mette in crisi l'occupazione, c'è qualcuno che lavora per distruggere la montagna».
La solidarietà di Bonaccini e dell'assessore Corsini
Solidarietà ai gestori della società Corno alle scale, e una ferma condanna degli atti vandalici con cui sono stati danneggiati gravemente nove cannoni per la produzione di neve artificiale, arrivano dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dall’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini.
“Si tratta di comportamenti irresponsabili che aggravano le già pesanti difficoltà che stanno vivendo gli operatori del settore, alle prese con un avvio di stagione contrassegnato dalla totale mancanza di neve. E che rischiamo di compromettere la possibilità di produrre neve artificiale, non appena le condizioni meteo lo consentiranno. Compromettere la ripartenza di un intero comparto, vitale per l’economia appenninica, e che dà occupazione a tante persone, sfugge a ogni logica”.
“In attesa che la magistratura accerti le responsabilità- proseguono Bonaccini e Corsini- vogliamo esprimere la nostra solidarietà al presidente della società Corno alle Scale, a tutti i lavoratori e all’indotto. E ribadire l’impegno della Regione anche in vista del prossimo incontro con la ministra al Turismo, Santanchè, per definire un adeguato pacchetto di aiuti che possano dare una boccata d’ossigeno alle tante imprese turistiche alle prese con cali di fatturato che rischiamo di essere insostenibili”.
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