Il caso
Il bottino della rapina fu di 8 euro. Più consistente il consumo di tempo necessario per la sentenza: 10 anni e mezzo. Brevi furono invece le indagini, con il presunto responsabile - un tunisino allora 47enne - presto rintracciato dalla polizia dopo la denuncia della vittima, un connazionale 40enne.
Era il 6 ottobre 2011, quando quest'ultimo, preso per il bavero dall'altro all'arco di San Lazzaro, si vide sfilare di tasca la banconota da 5 e tre monete da un euro. L'energumeno lo minacciò pure di morte, se non fosse sparito da Parma. L'udienza preliminare si svolse il 7 febbraio 2013. Ne sarebbero servite altre 11 al tribunale monocratico, con un cambio di 4 giudici, perché ieri si arrivasse alla sentenza. Il tunisino è stato condannato a un anno e 4 mesi: il giudice Giuseppe Saponiero ha accolto le richieste del pm Lino Vicini. Nel 2016, l'imputato era stato dichiarato irreperibile, per poi ricomparire e dichiararsi innocente. In vista potrebbero esserci i ricorsi in appello e cassazione. Potrebbe servire altro tempo.
r.l.
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