Gup
Tre ore era durata la seduta dal parrucchiere, e già un minuto sarebbe stato di troppo. Tre ore ci potrebbero pure stare (per alcuni trattamenti serve perfino più tempo), ma non costellate di battutine sempre più pressanti, prologo di un'aggressione vera e propria a una giovane cliente da parte di chi aveva appena tagliato e tinto i capelli. Dalla poltroncina sotto il phon, quando il negozio si era ormai svuotato, la ragazza si trovò trascinata nello sgabuzzino, costretta a subire baci e carezze nient'affatto gradite. Solo la sua reazione impedì a chi le aveva messo le mani addosso di realizzare quanto aveva in mente.
Era un sabato pomeriggio del gennaio 2021. La giovane, allora ventenne, entrò dal coiffeur quando fuori era già buio, alle 17. L'orario non è un dettaglio trascurabile. Non era previsto che la cliente si sottoponesse solo a un taglio o a una messa in piega: serviva tempo perché i suoi capelli fossero curati come richiesto da lei. E lo scorrere del tempo avrebbe portato allo svuotamento del negozio: all'uscita di tutte le clienti e delle commesse. Il momento che è facile immaginare stesse aspettando il parrucchiere, un uomo sulla quarantina.
Stando alle accuse, sembra che le sue mire sulla ragazza non si siano rivelate solo all'ultimo momento, ma siano state annunciate da numerosi ammiccamenti. Dapprima, parvero più che altro manifestazioni di apprezzamento estetico della cliente, del suo viso, dei suoi capelli. Ma a un certo punto sembra che i discorsi abbiano cominciato a farsi un po' più pesanti, con l'esplicita richiesta alla ragazza di avviare una relazione. L'uomo si sarebbe anche preoccupato di rassicurare la giovane, aggiungendo che non si sarebbe trattato di nulla di impegnativo. Solo una questione fisica, insomma. Lei a quel punto non vedeva l'ora di andarsene da lì, ma il peggio doveva ancora arrivare.
Erano le 20, quando la cliente poté finalmente alzarsi per pagare. A quell'ora in negozio erano rimasti solo lei e lui. Ma prima che potesse uscire, la ragazza fu afferrata per un braccio e trascinata nello sgabuzzino. Bloccandole la nuca con la mano sinistra, il parrucchiere prese a baciarla con violenza, palpeggiandola ovunque con la destra. Dopo la sorpresa iniziale, la ventenne reagì, spingendo via l'uomo e guadagnando l'uscita. Quindi, denunciò l'altro per violenza sessuale.
Il parrucchiere davanti al Gup ha patteggiato due anni di reclusione. Il giudice ha concesso la sospensione condizionale della pena a patto che l'uomo segua per almeno otto mesi i corsi di un centro specializzato nel recupero di uomini che maltrattano le donne.
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