La prima veterinaria italiana: la salsese Jenny Barbieri

Salso può vantare un primato particolare e degno di essere ricordato: ossia avere dato i natali alla prima donna veterinaria d’Italia. Jenny Barbieri, nata appunto a Campore di Salso il primo dicembre del 1904, si laureò all’Università Alma Mater di Bologna con 110 su 110 il 14 novembre del 1927. Poi fu assistente all’Università di Perugia e docente a quella di Bologna fino alla metà degli anni ‘50.

Nel quarantennale della sua scomparsa i familiari, in particolare il nipote, il volontario fidentino Harry Barbieri, intendono ricordarla pubblicamente e fare conoscere quello che oggi sembra una cosa normalissima ma che, quasi cento anni fa, era considerato un fatto assolutamente fuori del comune. Una donna che nonostante le prevedibili difficoltà che avrebbe incontrato decise di iscriversi a Veterinaria, facoltà da sempre esclusivamente maschile, e che si battè per vincere ogni resistenza e raggiungere il traguardo che si era prefissato.

Lei senz’altro, oggi, sarebbe stata orgogliosa di vedere finalmente riconosciuto il suo primato di prima donna veterinaria d’Italia e il suo impegno a favore dell’uguaglianza delle donne in ambito professionale e universitario in particolare.

Uno studio del dipartimento di Veterinaria dell’Università di Bologna, nell’ambito del prossimo convegno mondiale di storia della Medicina veterinaria che si terrà in agosto a Brescia, renderà onore alla salsese Jenny Barbieri affinchè le future generazioni sappiano del suo fondamentale contributo.

La speranza dei familiari è che anche Salso la onori e ricordi il suo «primato», magari intitolandole una nuova via o, perchè no, lo stradello ciclo pedonale che da Salso porta a Ponte Ghiara che, seppure a distanza, passa nella zona di Campore, proprio davanti alla casa di famiglia dove Jenny Barbieri passò l’adolescenza e tutte le vacanze estive fino alla vecchiaia.

s.l.