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Lutto

Angelo Bernini, l'imprenditore che sapeva guardare oltre

Angelo Bernini, l'imprenditore che sapeva guardare oltre

di Anna Pinazzi

22 Agosto 2022, 03:01

Entrava in una stanza e questa pareva subito più luminosa. Che fosse il salotto di casa o una postazione d’ufficio, ecco offerto «un sorriso, un complimento, una battuta». Perché Angelo Bernini, scomparso dopo una lunga malattia a 83 anni, portava con sé una simpatia innata, un modo di fare aperto, estroverso.

Ottimista incallito, riusciva a trovare il meglio in ogni piccola cosa. Così, anche la neve osservata dai «piccoli di casa» da dietro le finestre con un po’ di stupore misto a timore, «diventava un’occasione per divertirsi e passare del tempo insieme – racconta la figlia Olivia –. Diceva: “Scommetto che sulle piste c’è il sole, adesso partiamo e andiamo a sciare”». E così faceva, ogni promessa con i figli Olivia, Michele e Andrea e la moglie Mirta era per lui da mantenere assolutamente.

Erano promesse d’affetto, di cuore, che avevano la firma di un papà e un marito «amorevole, gioioso, che è stato sempre accanto alla sua famiglia». Nonostante il lavoro, che spesso lo portava fuori casa e in giro per il mondo («nello stesso giorno è stato in America e in Giappone, non si fermava mai» rivela con un sorriso Olivia). Su un aereo o su una bicicletta poco importa, i sogni erano rimasti sempre gli stessi: essere «indipendente, costruire qualcosa per lui e la famiglia, aiutare chi è in difficoltà».

Così nel 1974 ha deciso di lasciare il posto di lavoro sicuro e lanciarsi, con un coraggio raro, nell’avventura professionale che gli ha cambiato la vita (e che gli è costata il silenzio per sei mesi del padre, non d’accordo con la sua decisione). In quell’anno fondò la «Skg Italia», un’azienda con sede tutt’ora a Parma. L’attività era nata come ufficio commerciale, ma viaggiando per il mondo, ascoltando, aprendosi all’innovazione, Bernini aveva imparato a guardare oltre.

Si era avvicinato, così, al mondo delle macchine: guardando alla Francia, alla Germania, alla Spagna, nascono le filiali della Skg che per molto tempo resteranno punti di riferimento in Europa per il settore automobilistico. Un’intraprendenza e un’energia straordinaria, che Angelo dimostrava anche nei rapporti: «Era di una positività contagiosa – riprende la figlia –, a lui piaceva stare in mezzo alla gente. Anche al lavoro aveva creato un clima familiare: era capace di fare sentire chiunque a casa».

L’affetto dei dipendenti si è fatto sentire in questi giorni difficili. I telefoni dei figli «non hanno smesso di squillare – fanno sapere –. Siamo stati inondati da un affetto straordinario, tutti ci hanno scritto qualcosa, un ricordo, una frase sentita, dal cuore». I dipendenti scrivono così: «Il suo carisma, la sua forza, la sua attenzione per tutti noi, il suo spirito lungimirante e vincente nell’affrontare le sfide della vita resteranno per tutti un vivissimo esempio da seguire». Un saluto che dice tutto di Bernini, imprenditore dal cuore d’oro, affettuoso padre e nonno, luce di ogni stanza.

Anna Pinazzi

© Riproduzione riservata

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