Langhirano
Langhirano La natura sa ancora oggi sorprenderci. E nel modo più inaspettato, con la vita che irrompe e sorprende una madre in attesa del suo primo figlio. La gravidanza non era ancora a termine e non c’erano segnali di un travaglio imminente. La giovane donna è stata così colta di sorpresa dalla nascita della sua bambina, mentre era nella sua casa a Langhirano. Quando è arrivata la telefonata al 118 la piccola stava ormai venendo al mondo. Dalla sede dell’Assistenza pubblica di Langhirano è subito partita l’ambulanza con a bordo volontari e infermiere, mentre l’automedica in servizio era quella della Croce Azzurra di Traversetolo.
L’operatore del 118 è rimasto al telefono con la donna per fornirle assistenza in attesa di quella manciata di minuti necessari perché i soccorritori arrivassero sul posto. Minuti in cui, nel frattempo, la bambina è venuta al mondo. Quando i sanitari sono giunti nell’abitazione infatti la piccola era già nata. Hanno quindi prestato le prime assistenze per poi trasportare la donna e la sua bimba al Maggiore a Parma.
Attualmente ricoverate nel reparto di Ostetricia e Ginecologia, «sono in perfetta forma entrambe – spiega il professor Tullio Ghi, direttore Ostetricia e Ginecologia Azienda ospedaliero-universitaria di Parma -. Tutto si è svolto senza complicazioni, l’adattamento alla nascita della bambina è ottimo e si trova, come da prassi, nella stanza insieme alla madre. Domani (oggi per chi legge), trascorse le 48 ore come avviene in caso di parto naturale, potrebbero essere dimesse. Il parto, evento culmine della gravidanza in cui si concentrano le paure e le ansie delle donne, è la cosa più fisiologica e naturale, aspetto che cerchiamo di garantire in reparto, assecondando la maestria della natura».
«Come dimostra questo caso, nella maggioranza dei casi si svolge senza complicazioni. Non c’era nessun segnale che il parto potesse essere prossimo e la donna non ha avvertito i dolori – prosegue Ghi –: il parto ha la straordinaria capacità di sorprenderci ancora oggi, nel 2022, configurandosi come inatteso e precipitoso». Secondo il direttore poi l’episodio dimostra l’importanza di avere una buona rete di operatori, addestrati a supportare queste modalità a volte inattese. «Avere figure formate è cruciale. Già da un paio di anni ho avviato una collaborazione con il gruppo operativo del 118: tengo corsi per mostrare le modalità del parto, le fasi, i possibili aspetti critici, i presidi che le ambulanze devono avere per fronteggiare anche le situazioni più difficili. Una collaborazione che funziona – conclude – e questo episodio è un esempio virtuoso della sinergia preparata tra operatori di diverse strutture, che ha portato ad un esito positivo per la mamma e la sua bambina».
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da BCC Rivarolo Mantovano
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata