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La truffa

Il saldo dell'albergo? Sul conto del dipendente "infedele"

Il saldo dell'albergo? Sul conto del dipendente "infedele"

19 Ottobre 2022, 03:01

Forse una vendetta. Seppure il piatto non sia stato servito poi così freddo. Ma d'altra parte aveva l'esigenza di fare in fretta, perché il suo tempo come dipendente in quell'albergo nella zona Paradigna stava per scadere. Problemi disciplinari: così, come deciso dal titolare, avrebbe dovuto trasferirsi in un'altra struttura della stessa proprietà a Lodi, ma lui - 37 anni, palermitano - aveva preferito licenziarsi, andandosene via l'ultima settimana di gennaio del 2019. Ma prima aveva deciso di mettere a segno il colpetto: quasi 2.000 euro di caparra versate per la prenotazione di alcune camere sono finiti sul suo conto invece che su quello dell'albergo. E ieri l'ex dipendente è stato condannato a 7 mesi per truffa dal giudice Alessandro Conti: il pm Massimo Porta aveva chiesto un mese in meno.

Durante una delle ultime settimane di lavoro era scattato il piano. Di una semplicità assoluta, ma anche straordinariamente efficace. Era stata l'amministratrice di una ditta fiorentina di impianti di refrigerazione e condizionamento a chiamare la struttura per prenotare sei camere in vista di una fiera in programma a febbraio a Piacenza. A prendere nota della richiesta c'era il giovane dipendente palermitano, come si scoprirà più avanti, ma in quel momento non c'era alcun motivo affinché rivelasse il suo nome. Necessario, invece, che inviasse le coordinate bancarie affinché la cliente potesse fare il bonifico. E così era stato: l'amministratrice della ditta aveva poi ricevuto una mail con la conferma della prenotazione, oltre che l'Iban per fare il versamento. E lo stesso giorno erano partiti i soldi.

Una decina di giorni dopo la cliente aveva richiamato per aggiungere alcuni servizi al pernottamento, e al telefono aveva risposto sempre lo stesso dipendente. Che, subito dopo aver accolto le richieste, aveva lanciato l'affondo: «Per ragioni organizzative, la proprietà chiede che venga effettuato il saldo completo», le aveva detto. E lei non aveva obiettato nulla: il bonifico era partito immediatamente. Lui le aveva anche fornito un numero di telefonino per eventuali contatti successivi. E pochi giorni prima dell'arrivo in albergo lei aveva prenotato altre due camere. Così, sul conto erano stati accreditati complessivamente 1.968 euro.

Sul conto del dipendente, però. Quando la cliente si è presentata in albergo, non c'era infatti traccia dei pagamenti. Ma è bastato controllare l'Iban per risolvere il mistero. E scoprire la beffa.

G.Az.

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