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Tribunale del Riesame

Aqualena, Dimichele lascia il carcere e va ai domiciliari

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di Georgia Azzali

25 Ottobre 2022, 03:01

Il braccialetto elettronico non è ancora stato recapitato, ma ci ha pensato il tribunale del Riesame a dare comunque il via libera al ritorno a casa. Arresti domiciliari (senza dispositivo di controllo) per l'avvocato Antonio Dimichele, che per 13 giorni è rimasto in cella. L'ordinanza è arrivata ieri, dopo l'udienza di venerdì scorso. Il pm Dal Monte aveva dato parere favorevole ai domiciliari senza braccialetto elettronico, mentre il gip era rimasto fermo sulla decisione di concedere gli arresti solo con il dispositivo. I giudici, sulla base del ricorso dei difensori Mario L'Insalata e Aniello Schettino incentrato non sul quadro indiziario bensì solo sul pericolo di reiterazione dei reati, hanno ritenuto che i domiciliari «semplici» siano sufficienti a scongiurarlo.

Dimichele era stato arrestato nell'ambito dell'operazione della Finanza che aveva puntato ancora l'obiettivo sull'impianto sportivo Aqualena. Insieme all'avvocato, erano finiti in carcere (dove sono tuttora) i fratelli Antonio e Marcello Vetere, ritenuti gli amministratori di fatto. Da una prima società a una lunga serie di realtà che si sono succedute negli anni per mascherare, secondo gli inquirenti, i veri titolari evadendo milioni di imposte e beffando i fornitori. Un'associazione a delinquere, di cui avrebbe fatto parte anche Dimichele, che avrebbe suggerito come muoversi predisponendo anche alcuni contratti.

 

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