×
×
☰ MENU

Polemica

Lavagetto e Salsi in difesa del Conservatorio. Una lettera dagli avvocati

Lavagetto e Salsi in difesa del Conservatorio. Una lettera dagli avvocati

26 Febbraio 2023, 03:01

Tutto tace, almeno nei dì di festa, in strada del Conservatorio (anche la toponomastica sembra dire la sua in questa storia), in attesa della sentenza del Tar che contrappone la scuola della musica e il Comune (per decisioni non politiche, ma tecniche). Il silenzio è nelle aule «contestate» per gli eccessi di decibel, ma non nei palazzi accanto al Boito e nel resto della città. La vicenda fa discutere, con interventi di chi queste aule le ha frequentate, di chi è ai vertici dell'amministrazione comunale e degli stessi titolari degli studi legali dai quali è partito l'esposto contro i decibel di troppo prodotti dal Boito. In una lettera alla Gazzetta gli avvocati spiegano le loro ragioni, augurandosi non la chiusura del Conservatorio (anche se «a rischio» sarebbero solo le quattro aule dalle quali proverrebbero i decibel di troppo secondo i tecnici dell'Arpae), ma del problema.

Sulla questione interviene Lorenzo Lavagetto. «Ho appreso con stupore la notizia dell’esposto contro il Conservatorio - scrive il vicesindaco con delega alla Cultura -. La storia ha avuto inizio prima del mio arrivo, ho potuto solo prenderne atto, ma mi ha colpito. Comprendo le lamentele, legittime, ma non posso che fare il tifo per il Conservatorio, istituzione straordinaria e prestigiosa per Parma, per la musica e per i musicisti. E spero che si possa trovare una soluzione in grado di tutelare l’interesse di tutti».

A spada tratta in difesa del Boito Luca Salsi, che in queste aule si è preparato per spiccare il volo per i palcoscenici più prestigiosi. «Ho studiato al Conservatorio Arrigo Boito Parma dal 1992 - sottolinea il baritono in un post su Facebook -. Mi sono diplomato nel 1999, due anni dopo il mio debutto da solista, ma ci tenevo ad avere il diploma di canto e finire il mio percorso in questo posto per me magico. Il Conservatorio di Parma non è un posto qualunque, non è un luogo dove si fa “rumore” e si disturba. È un luogo dove si fa Musica! Tra quelle mura si sono formati grandissimi musicisti e cantanti che hanno portato alto il nome della nostra cultura nel mondo e che hanno dato lustro anche alla città di Parma. Trovo vergognoso che si sia anche solo dato ascolto a una richiesta simile. Ai miei tempi studiavamo d’estate con le finestre aperte e i passanti si fermavano ad ascoltare, a volte applaudendo al termine del brano. Trovo incredibile che non si dia più importanza alla bellezza e che non si tuteli uno dei beni più preziosi della città di Parma».

r.c.

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI