Busseto
La Lipu di Parma anche quest’anno ha seguito, curato e monitorato i falchi cuculi presenti sul territorio provinciale. Da 13 anni questa colonia di piccoli falchi migratori, che passano l’inverno in Africa e tornano in primavera a fare il nido da noi, ha dato vita proprio nella Bassa alla più importante colonia italiana di questa specie.
Il falco cuculo è una specie minacciata a livello mondiale che ha scelto questi territori principalmente per l’agricoltura che vi si pratica, con i medicali e i prati da sfalcio, ricchi di insetti e di piccoli mammiferi, pratiche agricole legate indissolubilmente alla produzione del Parmigiano Reggiano.
«Certamente – dichiara Gabriella Meo della Lipu di Parma – i falchi cuculi sono stati invogliati a rimanere qui anche grazie alla cura che abbiamo messo nel posizionare centinaia di speciali cassette nido che hanno funzionato egregiamente, facendo lievitare la piccola colonia iniziale di una ventina di coppie alle oltre 110 di quest’anno».
Grazie a monitoraggi continui, i volontari Lipu hanno censito i numerosi nidi per arrivare alle giornate di inanellamento per circa 330 pulcini, che si sono svolte in questi giorni, nei comuni di Sissa Trecasali, col maggior numero di giovani, Soragna e Busseto.
«La pratica dell’inanellamento – aggiunge la Meo – svolta con modalità rapide e sicure per gli animali, è essenziale per conoscere al meglio la specie e, grazie a speciali anelli colorati visibili con il solo binocolo, riusciamo ad avere notizie dai “nostri” falchetti anche da molti altri Paesi, dalla Tunisia fino all’Ungheria, alla Svezia e alla Norvegia».
Un grande risultato per la conservazione della biodiversità grazie al grande lavoro della Lipu di Parma e degli agricoltori che partecipano a questo grande progetto da molti anni».
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