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PROTESTA

Gli abitanti di Panocchia: «Quella strettoia è un incubo»

Gli abitanti di Panocchia: «Quella strettoia è un incubo»

di Luca Molinari

02 Ottobre 2023, 03:01

La strettoia c'è e non si può certo eliminare - l'unica opzione possibile, tramontata da tempo, era quella di abbattere le case che si affacciano lungo quel tratto di strada - ma renderla più visibile e meno pericolosa, è possibile e doveroso.

I residenti di Panocchia che abitano lungo strada Val Parma, nelle vicinanze della pericolosa strettoia (in prossimità di piazza Italia 61) da tempo chiedono di intervenire agli enti competenti, ma senza ricevere risposte.

La protesta

A capitanare la protesta è Marta Minelli, che ha l'ingresso di casa direttamente affacciato sulla trafficata via, a pochi metri di distanza dal tratto «incriminato». «Ogni volta che esco di casa rischio la vita - dichiara - soprattutto negli orari di punta, c'è un via vai continuo di auto e, in alcuni casi, anche di trattori. Spesso posteggio l'auto nella vicina piazza e per raggiungerla devo necessariamente passare a piedi dalla strettoia. A volte, quando arrivano auto a forte velocità, devo buttarmi col corpo contro il muro delle case confinanti per evitare di essere investita. È una situazione di forte pericolo per tutte le persone che abitano nelle vicinanze».

«Aspettiamo il morto?»

La signora Gabriella, residente a poca distanza, è ancora più diretta: «Aspettiamo il morto prima di intervenire? Uscire di casa alle otto di mattina è praticamente impossibile. Il traffico è incessante e le auto sfrecciano spesso ad alta velocità anche lungo la strettoia, rischiano a loro volta di scontrarsi con i mezzi in arrivo dall'altro senso di marcia».

Nel corso del tempo quel tratto di strada è stato teatro di numerosi incidenti, come testimoniano anche i segni presenti nei muri delle case confinanti.

Segnaletica «nascosta»

Quello che chiedono i residenti è di rendere maggiormente visibile la strettoia con una segnaletica adeguata e ben visibile, dossi e, magari anche un semaforo a chiamata. Oggi infatti la segnaletica è praticamente assente: il segnale del limite dei 30 all'ora in direzione Parma è nascosto dietro una casa e i dossi sono stati installati soltanto all'ingresso del paese. «Per migliorare la situazione - sottolinea Marta Minelli - basterebbe rendere più evidente la strettoia con una adeguata segnaletica e installare dei dossi per costringere le auto e gli altri mezzi di passaggio a ridurre la velocità. Si potrebbe poi valutare l'installazione di un semaforo a chiamata, per facilitare il passaggio dei pedoni in sicurezza. Ho scritto più volte agli enti competenti, ma senza ottenere mai risposte».

La nuova piazza

Diversi residenti considerano Panocchia la Cenerentola delle frazioni cittadine. Una realtà bisognosa di iniziative aggregative, ma soprattutto di maggiore cura, oltre che di marciapiedi, soprattutto nel tratto in cui è attraversata da strada Val Parma.

Negli anni passati l'Amministrazione comunale aveva compiuto un importante investimento, pari a circa 250mila euro, per rifare la piazza della frazione (Piazza Italia 61). Il progetto - condiviso con gli abitanti, che avevano dato il via libera al taglio dei pini marittimi storicamente presenti - ha reso più ordinata e vivibile la piazza, in cui si ferma anche (una volta all'ora) l'autobus numero 12.

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