MUSICA
Fabio Concato ha scaldato il cuore dei parmigiani ieri sera riuniti al Regio per questo gradito ritorno sulla scena del cantante con «Musico ambulante tour». Le luci si sono accese bluastre nel silenzio generale e un meraviglioso viaggio musicale è incominciato dalle note del brano «È festa». Non appena terminata la prima canzone il pubblico ha risposto con un lunghissimo applauso di benvenuto per il gentile performer.
«Grazie, grazie infinite! Quant’è bella questa città -. il saluto di Fabio ai tantissimi presenti - Un grazie a voi che siete qui stasera e che siete evidentemente dei buongustai!».
L’artista ha poi avvisato ironico che pur apprezzando moltissimo quando i fan cantano le sue composizioni questi ultimi avrebbero dovuto cantare sottovoce qualora fossero particolarmente stonati. «Sto in silenzio, mi aggiusto le braghe fai tutto tu - a questo segno si è innalzata una standing ovation per “Troppo vento” - Dio fai tornare il vento. Gli domanderò se può portarmi via». Terminato il lungo applauso della platea, l’artista ha raccontato fra il serio e il faceto di una mancata partecipazione al festival di Sanremo. «Mi hanno detto “Noi riteniamo che questa canzone non sia alla sua altezza” e io avrei voluto dire “Sticazzi!” ma ho fatto finta di nulla - il buffo resoconto del tragicomico evento - .Dopo mi son messo a piangere per settimane ma questo lo dico solo a voi! Il secondo motivo del rifiuto è stato questo: “Pensiamo che somigli a un’altra sua canzone” e io lì ho detto che dopo 47 anni ci sta anche autocitarsi». Dopo questo simpatico siparietto il cantante ha deciso di autocitarsi per davvero intonando «Domenica Bestiale». Durante l’esecuzione dell’amatissimo brano Concato è sceso dal palco e ha salutato il pubblico fermandosi giocoso per qualche stretta di mano o un selfie furtivo. Tornato dinanzi alle luci della ribalta il performer ha poi annunciato: «Adesso vi faccio sentire un brano che Paola Cortellesi ha inserito nel suo ultimo film “C’è ancora domani”. È un film di una delicatezza rara che parla di cose importanti… ma adesso basta che sennò parlo troppo… La canzone è “M’innamoro davvero”, ve la canto». L’ennesimo applauso ha accompagnato l’esecuzione a cui però si sono unite numerose lacrime furtive per una canzone tanto profonda. In un distico dei sentimenti l’artista, accompagnato al piano, ha così cantato con immane delicatezza «E a quanti amori». Una serata dove Fabio è riuscito a mettersi completamente ignudo dinanzi al fortunato pubblico parmigiano che ha potuto condividere una serata col cuore di un vero artista.
Alessandro Frontoni
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