×
×
☰ MENU

Allarme

Baby gang in azione, sedicenne aggredito e derubato al parco

Baby gang in azione, sedicenne aggredito e derubato al parco

di Anna Pinazzi

14 Giugno 2024, 03:01

È tornato a casa senza scarpe e tremendamente impaurito. Neanche il tempo di varcare la porta di casa: «Cosa ti è successo?» chiede subito la mamma. «Niente», è l'unica risposta che un adolescente pieno di paura riesce a dare. Poi la confessione, in lacrime: «Mi hanno appena picchiato e derubato».

«Un incubo»

È questo l'incubo vissuto martedì pomeriggio da un 16enne parmigiano, aggredito, buttato a terra e derubato nel bel mezzo del parco Falcone e Borsellino, in pieno giorno, da un gruppo di 8 giovanissimi («avranno avuto dai 16 ai 20 anni, all'incirca» spiega il padre della vittima).

Il motivo? Rubargli tutti i vestiti nuovi che aveva appena acquistato e le scarpe che aveva ai piedi. Una giornata «da incubo, impossibile da dimenticare» che ritorna alla memoria in continuazione al giovane e anche ai suoi genitori.

L'aggressione al parco

Ripercorrendo le dinamiche di quanto successo, quel martedì pomeriggio, il ragazzo decide di incamminarsi da solo, a piedi, per dirigersi verso il centro commerciale La Galleria, per fare qualche acquisto. Fino a qui tutto bene. I problemi incominciano lungo la strada del ritorno: verso le 16.30, il 16enne vede, all'improvviso, avvicinarsi in modo minaccioso un gruppo di ragazzi di origini straniere. Ed ecco l'inizio di quello che è stato, a tutti gli effetti, un vero e proprio incubo: l'adolescente viene buttato a terra e aggredito fisicamente con violenza.

Nel bel mezzo di quei momenti concitati e di paura, intanto, altri due malviventi gli hanno portato via le buste con i vestiti appena acquistati e le scarpe che indossava. Il giovane - «miracolosamente» - è riuscito a scappare via e correre verso casa (scalzo). Il tutto, dalla violenza alla corsa verso casa, si è svolto davanti all'indifferenza di diverse persone che stavano trascorrendo il pomeriggio al parco.

Un'indifferenza che ha scosso profondamente il padre del ragazzo: «Dov'è finito il senso civico delle persone, a nessuno ha dato fastidio vedere tante persone che aggrediscono un ragazzo? - si domanda, amareggiato -. Dov'è finito il senso di sicurezza che le autorità dovrebbero trasmettere dando ascolto alle persone comuni che subiscono un crimine?». Le forze dell'ordine sono state allertate appena il 16enne è arrivato a casa ed è riuscito a raccontare - con enorme fatica - alla madre l'accaduto. La donna chiama subito il 112, dopo qualche ora la famiglia si dirige alla caserma dei carabinieri di via Garibaldi per sporgere denuncia.

Telecamere spente

Ma oltre al danno, anche la beffa: «I carabinieri hanno chiesto l'acquisizione dei filmati delle telecamere poste all'esterno dell'auditorium nel parco - spiega il padre -, quelle telecamere sono in gestione alla polizia locale: ci ha comunicato che sono spente da parecchio tempo».

Le indagini, comunque, non si fermano per arrivare a individuare il gruppo di giovanissimi rapinatori. Di certo, assicura suo padre, il 16enne «non attraverserà mai più quel parco». Per cancellare il trauma ci vorrà molto tempo. «Se non si fossero accontentati dei miei vestiti - si chiede ora l'adolescente - fin dove sarebbero arrivati?».

Anna Pinazzi

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI