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Aquila Longhi

Entrano nel circolo e minacciano i soci con una mazza da baseball: arrestati

Entrano nel circolo e minacciano i soci con una mazza da baseball: arrestati

06 Gennaio 2025, 03:01

È iniziata al circolo Aquila Longhi, dove volevano a tutti i costi giocare a carte, la notte brava di due giovani: ma invece che con una partitella a briscola, la loro serata è finita in cella al commissariato. Un arresto cui seguirà il giudizio per direttissima.

Erano le 19 circa quando sabato sera due giovani (come poi scoprirà la polizia: un italiano di 23 anni e un tunisino irregolare, entrambi pluripregiudicati) sono entrati nel circolo di vicolo Santa Maria con fare arrogante e già molto alterati.

In quel momento nel circolo c'erano una decina di anziani, due dei quali, un uomo e una donna, impegnati in una partita a carte.

I nuovi arrivati hanno chiesto di poter partecipare: «Siamo bravi, siamo dei professionisti, facciamo una partita a quattro e giochiamo a soldi», hanno intimato i due, uno dei quali aveva una mazza da baseball. Particolare che ha preoccupato e impaurito non poco i soci del circolo.

La coppia di giocatori ha rifiutato, spiegando di essere già nel mezzo della partita, e invitando i due a giocare fra di loro.

I toni si sono alzati quando, alle spavalde insistenze dei due, sono intervenuti alcuni soci più giovani, nel frattempo entrati nel locale, che hanno intimato loro di andarsene. A quel punto i due sono usciti, non prima di imprecare e fracassare con la mazza da baseball alcune bottiglie vuote che si trovavano nel cestino della raccolta differenziata.

Intanto però dal circolo era partita la telefonata alla polizia, che è intervenuta poco dopo con due pattuglie.

Su indicazioni di alcuni frequentatori del locale, i poliziotti si sono messi a caccia dei due nei dintorni di via Kennedy, dove erano stati visti allontanarsi.

Una ricerca durata poco, perché intorno alle 19,40 i due, che stavano litigando fra di loro, sono stati avvistati e fermati proprio in via Kennedy.

Anche in questo caso è stata baruffa. Entrambi si sono subito mostrati insofferenti al controllo degli agenti ed in evidente stato di alterazione. Oltre alla mazza da baseball che uno dei due teneva ancora in mano, dalla perquisizione dell'altro è spuntato un coltello.

E altro ancora è saltato fuori dalla perquisizione più accurata in questura: l'italiano aveva 29 grammi di hashish e un bilancino di precisione.

Il resto della serata è stata movimentata anche in questura. I due hanno assunto un atteggiamento aggressivo nei confronti degli agenti impegnati nella stesura degli atti, dando più volte in escandescenza, chiedendo almeno una decina di volte, pretestuosamente, di andare in bagno, solo per ostacolare il lavoro della polizia. Ciliegina sulla torta, hanno aggredito sia verbalmente che fisicamente i poliziotti.

Il pubblico ministero di turno, subito contattato, ha quindi disposto l'arresto per minacce, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

A carico dell'italiano è stata contestata la detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Entrambi gli arrestati sono anche stati segnalati per porto abusivo di oggetti atti ad offendere.

Il tunisino è stato segnalato all’Ufficio immigrazione per l’adozione dei provvedimenti del caso, mentre a carico di entrambi sarà valutata - dopo il giudizio in tribunale - l'applicazione di eventuali misure di prevenzione. Il processo per direttissima, come detto, è previsto in tempi brevi.

r.c.

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