viale Mariotti
La «piazza» è sempre la stessa. Ore 19,15 di martedì: alla fermata della Ghiaia, l'autobus numero 13 ha le porte aperte.
È il cambio turno dell'autista, che in quel momento sta sistemando giacca e borsello al posto di guida. In fondo al bus si sente un trambusto, ma ancora non è chiaro quello che è successo. «C'è una persona ferita», grida qualcuno. E all'improvviso si vede un gruppo di ragazzi di origine straniera, che scendono dal bus e scappano: un'altra aggressione. Ed è lo stesso ferito, che riesce a chiamare i soccorsi del 118. In viale Mariotti arrivano l'automedica e l'ambulanza e l'uomo, un 40enne, dopo i primi accertamenti viene trasportato d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale, dove è tutt'ora ricoverato. Un'aggressione alle 7 di sera e come al solito senza motivo apparente. In viale Mariotti sono intervenuti anche i carabinieri: sarà compito loro avviare le indagini e capire cosa è effettivamente accaduto sull'autobus numero 13. Una linea che attraversa la città da Nord a Sud, da via Burla al Cinghio Sud, passando dal Lungoparma. Il 40enne era salito sull'autobus 13 alla fermata di viale Toschi e dietro di lui il gruppo di ragazzi: non è chiaro il motivo del diverbio che in pochi minuti ha scatenato l'aggressione. Sta di fatto che alla fermata successiva, quella di viale Mariotti, di fronte a piazza Ghiaia, il 40enne è stato aggredito: prima, la banda di ragazzotti ha «invitato» per così dire l'uomo a scendere dall'autobus, forse per continuare l'animata discussione per strada; poi, vista la sua resistenza a seguirli, sulla porta dell'autobus ancora aperta sono volati calci e pugni. Dopodiché, il gruppo di ragazzi è fuggito. L'uomo, ferito in diverse parti del corpo, a fatica è riuscito ad allertare il 118. Chiaramente, l'autista del bus ha bloccato il mezzo, proprio per permettere tutte le operazioni di soccorso. E il 40enne è stato trasportato al Maggiore per i traumi riportati al volto: ieri sera fortunatamente è stato dimesso.
Una banda che avrà una breve fuga: è bene ricordare che su ogni autobus della Tep ci sono più telecamere e quindi anche questa volta l'intera scena dell'aggressione è stata ripresa: le immagini delle telecamere saranno così molto utili a incastrare i soliti ignoti, che certamente per futili motivi o per tentata rapina hanno picchiato una persona, che purtroppo si è trovato sulla loro strada. Come al solito, una strada sbagliata.
M. V.
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