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Arrestato l'accoltellatore: l'accusa è tentato omicidio

Arrestato l'accoltellatore: l'accusa è tentato omicidio

28 Maggio 2025, 03:01

E’ in stato di arresto con l’accusa di tentato omicidio il pizzaiolo 26enne, di origine egiziana, che al culmine di una lite ha accoltellato un collega trentenne che oltre a dividere con lui l’appartamento in una palazzina di via Arnaldo da Brescia lavora anche come cameriere nello stesso ristorante della città.

Intanto il 30enne ferito gravemente dal fendente al torace è in condizioni stabili e si trova ricoverato con prognosi riservata all’ospedale Maggiore di Parma.

I carabinieri stanno ancora cercando di ricostruire la brutale aggressione, che solo per miracolo non è finita con un drammatico epilogo.

Il 30enne infatti, ferito e sanguinante, dopo che il coinquilino gli ha inferto la coltellata nella zona del torace, è riuscito a uscire dall’appartamento e a raggiungere la vicina sede della Caritas per chiedere aiuto. Per fortuna la sede era aperta, in quanto sono in corso lavori e questo frangente gli ha salvato la vita. Infatti a quell’ora i pochi locali della zona, erano ancora tutti chiusi.

Il direttore della Caritas, Stefano Baschieri, che si trovava nell’ufficio, ha udito le grida di aiuto del giovane ed è corso fuori per prestargli soccorso. Ai suoi occhi si è presentata una scena drammatica: si è trovato di fronte un uomo ferito e sanguinante, che poi è caduto a terra in una pozza di sangue. Baschieri non ha perso tempo e ha allertato immediatamente i mezzi di soccorso. L’ambulanza e l’automedica sono arrivate subito sul posto e ai soccorritori le condizioni del ferito sono apparse subito serie. Dopo avere prestato le prime cure al giovane, i sanitari ne hanno disposto il trasferimento all’ospedale Maggiore di Parma.

I carabinieri, subito arrivati nella palazzina di via Arnaldo da Brescia, hanno trovato l’aggressore ancora in casa, che non ha tentato di fuggire e non ha opposto resistenza. Lo hanno trasferito in caserma, dove è stato trattenuto e interrogato. Nel frattempo hanno avviato le indagini necessarie per ricostruire la vicenda e capire il movente che ha portato al folle gesto.

In città, anche ieri, ovviamente non si parlava d’altro: della lite tra i due coinquilini finita in una feroce aggressione. Non si conoscono al momento i motivi che hanno scatenato la brutale aggressione, anche perché sembra che i due non avessero mai avuto screzi, almeno sul posto di lavoro. Forse la convivenza, i caratteri diversi, altre culture, hanno acceso una discussione finita malamente.

Sulla vicenda è intervenuto anche Daniele Aiello, consigliere comunale di Fratelli d’Italia. «Un altro fatto gravissimo è accaduto, seppur diverso per circostanze dai precedenti. Un fatto che non può che destare ulteriori timori e preoccupazioni fra i nostri cittadini e che deve farci riflettere sui “problemi di integrazione evidentissimi” che ha anche la nostra città», ha dichiarato in un comunicato.

r.c.

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