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West Nile, tre casi in venti giorni. Un anziano ricoverato al Maggiore

West Nile, tre casi in venti giorni. Un anziano ricoverato al Maggiore

10 Agosto 2025, 09:43

Un anziano ricoverato all'ospedale Maggiore, un giovane da pochi giorni dimesso dall'ospedale di Fidenza e una donna senza sintomi: tre i casi confermati di West Nile registrati a Parma e provincia negli ultimi 20 giorni.

Oltre alla donatrice di sangue di 53 anni di Parma (per fortuna asintomatica) individuata il 21 luglio scorso grazie al test pre-donazione, il 2 agosto c'è stata la conferma della positività di un giovane ventenne di Fidenza, ricoverato nella Neurologia di Vaio e dimesso dopo pochi giorni.

Il caso più grave è quello di un ultrasettantenne di Medesano per il quale si era inizialmente ipotizzato un caso di Dengue. Le analisi hanno invece rivelato, il 6 agosto, che l'uomo aveva contratto il West Nile. L'Ausl ha comunicato che non si trattava di Dengue, e solo in seguito che l'uomo risultava invece colpito dalla «febbre del Nilo». Al momento è ricoverato nella Neurologia dell'ospedale Maggiore in una situazione che viene definita «stazionaria. Per l'anziano in ospedale, e per il giovane dimesso, non sono stati comunicati fattori di rischio per immunodepressione e patologie croniche gravi preesistenti, in grado di aggravare la situazione», recita una nota dell'Ausl.

L'Ausl chiarisce che a Medesano è stata eseguita una sola disinfestazione: nei casi di Dengue, virus a più alta trasmissibilità del West Nile, ne sono previste due, ma una è stata annullata quando si è scoperto che si trattava in realtà di West Nile. A Parma e Fidenza invece non è stata fatta alcuna disinfestazione: «La disinfestazione nei casi isolati di West Nile non viene eseguita di norma, ma viene valutata solo in caso di focolai», spiegano dall'Ausl.

Numerose le segnalazioni di casi sospetti anche di altre malattie trasmesse dalle zanzare, arrivate ai Servizi del Dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl, «che non sono state poi confermate dalle analisi di laboratorio», scrive sempre l'Ausl.

L'Ausl informa che prosegue la lotta alle zanzare, per contrastare anche in città e provincia la diffusione delle malattie (principalmente West Nile, Dengue, Chikungunya) trasmesse dalla puntura di questi insetti.

Con l’obiettivo di contrastare la presenza e la proliferazione di zanzare, sia comuni che tigri, le aziende sanitarie di Parma e le amministrazioni comunali della Provincia rinnovano l’invito a seguire le indicazioni previste dal Piano di sorveglianza e controllo alle arbovirosi 2025 della Regione Emilia-Romagna, con alcuni accorgimenti utili e semplici.

Abiti e repellenti
Le misure di protezione individuale diventano essenziali nelle aree in cui la circolazione di virus è accertata, come in alcune zone di città e provincia, e nei periodi di maggiore attività degli insetti vettori.

All’aperto occorre: indossare abiti chiari con maniche e pantaloni lunghi, evitando profumi, creme e dopobarba che attraggono gli insetti; usare repellenti sui vestiti o sulla pelle scoperta (cautela per bambini e donne in gravidanza); per trattare il viso, distribuire il prodotto sulle mani e poi portarlo al viso, prima di lavarsi le mani; ricordare che la durata della protezione dipende dalla concentrazione del prodotto, più corta quando si suda o ci si bagna.

In ambienti ad alta infestazione, i lavoratori che operano all’aperto possono trattare gli abiti con repellenti o insetticidi autorizzati.

Negli ambienti chiusi occorre: preferire l’uso di condizionatori o installare zanzariere su porte e finestre; utilizzare elettroemanatori di insetticidi solo quando le finestre sono aperte e, in caso di zampironi, esclusivamente all’aperto; in presenza di zanzare, impiegare prodotti specifici garantendo una buona ventilazione.

No all'acqua stagnante
Le principali azioni per ridurre la proliferazione delle zanzare si basano sul prevenire la formazione d’acqua stagnante, intervento fondamentale per limitare la diffusione di questi insetti e ridurre i rischi sanitari ad essi associati.

Per farlo è necessario: evitare l’abbandono di contenitori all’aperto in cui possa accumularsi acqua piovana; svuotare o coprire i contenitori per prevenire ristagni d’acqua; trattare con larvicidi l’acqua presente in tombini (anche quelli negli scantinati o nei parcheggi sotterranei raggiunti dall’acqua), pozzetti, fontane e piscine non in uso.

È anche importante mantenere pulite le aree aperte e i cortili, evitando accumuli di rifiuti e acqua stagnante; gestire correttamente fontane e piscine non in esercizio, svuotandole o trattandole con larvicidi; prevenire che l’acqua ristagni in aree di scavo, bidoni e pneumatici, svuotandoli periodicamente o coprendoli ermeticamente; adottare trattamenti larvicidi in serre e vivai per prevenire la proliferazione di zanzare autoctone o esotiche.

Larvicidi e disinfestazioni
La strategia di prevenzione e contrasto del Piano regionale arbovirosi 2025 prevede tre strumenti principali: monitoraggio (con circa 60 trappole solo nel territorio comunale di Parma per le zanzare tigre) e sorveglianza entomologica (con nove trappole sul territorio provinciale solo per la West Nile); attività di  contrasto  alle zanzare (a partire da quelle tigre, per ridurne la densità sul territorio eseguendo trattamenti larvicidi sulle caditoie urbane); individuazione  precoce  dei casi sospetti di malattia (West Nile, Dengue, Chikungunya e Zika), in modo da attuare tempestivamente le misure di controllo per impedire la catena di trasmissione del virus dalle zanzare infette alle persone, attuando quando previste le disinfestazioni a carico delle amministrazioni comunali.

La diagnosi precoce delle malattie trasmesse da zanzare è fondamentale - scrive ancora l'Ausl - per ridurre il rischio che il ritardo diagnostico favorisca il sorgere di focolai autoctoni.

Obiettivo prioritario per le aziende sanitarie è il  costante aggiornamento del personale di primo contatto con i potenziali pazienti, in particolare i medici di medicina generale, i pediatri e gli operatori sanitari delle strutture di pronto soccorso.

Monica Tiezzi

© Riproduzione riservata

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