Spaccata alla sede del Rugby Parma: colpo alla club house nella zona di via Montanara

Hanno scelto l'ora e il giorno giusto, nella settimana di ferragosto e nel cuore della notte. Perché andare a fare un furto nella sede di una squadra di rugby può essere pericoloso: se qualcuno degli atleti per caso si trova all'interno potrebbe reagire. E per sfuggire alla sua giusta rabbia occorrerebbe correre molto veloce.

Ma non ce n'è stato bisogno: alle tre e mezzo del mattino nessuno era alla club house del Rugby Parma di via Lago Verde, a due passi da via Montanara e i ladri si sono illusi di poter fare una scorreria senza rischi.

Gli è andata male: i sistemi di allarme hanno funzionato e anche il tempestivo arrivo delle guardie giurate ha sventato il colpo. E alla fine tutto si è ridotto a parecchi danni e nessun bottino.

La razzia è stata tentata durante il weekend quando l'attività della associazione sportiva, ridotta per la pausa estiva, è praticamente nulla.

Da quanto ripreso dalle telecamere disposte nella sede i ladri sono arrivati puntando direttamente verso una porta esterna che conduce ad una zona di uffici e depositi. Senza preoccuparsi troppo di essere notati i ladri hanno sfondato la porta e sono penetrati nella sede dirigendosi poi verso la zona della club house.

Evidentemente hanno pensato di poter trovare in quella parte denaro e altri oggetti di valore senza dimenticare che da quella parte, sicuramente, hanno creduto di poter arrivare nei pressi della zona dove ci cono i frogoriferi e la le dispense. Ma questa è stata solo la loro speranza: in realtà, dopo avere sfondato una seconda porta il sistema d'allarme è entrato in azione.

Le sirene hanno iniziato a suonare, le telecamere a riprendere e un dispositivo fumogeno ha anche saturato le sale. Insomma, non c'erano i rugbisti a fare la guardia ma non sono serviti. La segnalazione è arrivata anche alla centrale operativa che ha fatto intervenire le guardie giurate e i ladri, a quel punto, erano ormai già lontani.

Una prima ispezione ha permesso al personale della società sportiva di valutare che il colpo era fallito, senza oggetti di valore spariti, anche se solo nelle prossime ore, con il rientro di allenatori e altri addetti si potrà avere certezza che non siano spariti computer, telecamere e altri apparecchi.

«Al momento possiamo solo constatare il danneggiamento delle due porte - spiega il vicepresidente della società Pietro Rusconi - E per avere riscontri più precisi serviranno ancora alcuni giorni. Ma a parte dei danni resta l'amarezza. Pensare che vengano prese di mira realtà come la nostra che operano per lo sport e il benessere è veramente triste. E' ovvio che chi viene a fare colpi del genere non ha nessuna sensibilità: ma questo è un mondo basato sullo sport e il lvolontariato. Finire nel mirino dei ladri è davvero molto brutto». lu.pe.