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Lutto

Daniele Bossi, si è spenta l'anima dell'osteria Imelde

Daniele Bossi, si è spenta l'anima dell'osteria Imelde

di Antonio Bertoncini

19 Agosto 2025, 03:01

Il lavoro era la sua missione, il ciclismo la sua passione: Daniele Bossi, volto molto noto a Parma per i suoi trascorsi ciclistici, ma soprattutto per la sua attività di gestore di ristoranti e locali di accoglienza turistica – in particolare negli ultimi 11 anni l’Osteria Imelede - ci ha lasciato domenica mattina all’ospedale di Vaio, dove era ricoverato, a soli 70 anni, a causa di una breve malattia che ha spezzato il suo ultimo sogno: quello di cessare l’attività dopo oltre cinquant’anni di lavoro, per dedicarsi alla sua antica e mai sopita passione. Voleva comprarsi una nuova bicicletta da corsa per riprendere a pedalare insieme agli amici di un tempo, non più per correre, ma per godersi le escursioni sulle due ruote.

Ma il lavoro veniva prima di tutto. Sotto la sua guida, l’Osteria Imelde ha svolto un ruolo di primo piano nella ristorazione parmigiana, proponendo i piatti tipici della nostra cucina molto apprezzati sia dai clienti abituali che dai turisti durante la loro permanenza in città.

Quella di Daniele Bossi nel mondo dell’accoglienza alberghiera e della ristorazione è stata una navigazione di lungo corso, cominciata nel negozio di alimentari gestito dal padre in via Mordacci. Nato nel 1955 a Parma, dove ha sempre vissuto, fin da ragazzino aveva la passione della bicicletta, che gli ha regalato non poche soddisfazioni, ma ha dovuto metterla da parte per realizzare le sue numerose avventure imprenditoriali. Ha gestito la Croce di Malta a Parma, poi l’albergo Acapulco a Forte dei Marmi, l’albergo della Roccia a Varano Melegari, oltre al ristorante Stendhal di Sacca e al bar Lanceri di Colorno. E da ultimo il suo assiduo impegno nella gestione dell’Osteria Imelde, fiore all’occhiello della ristorazione nel quartiere di San Leonardo.

«Era un uomo che – come ricordano i familiari – ha pedalato con entusiasmo lungo le strade della vita, affrontando ogni salita con forza e dignità». Daniele Bossi lascia la moglie Micheline, di origine francese, conosciuta nel 1978 sugli sci nelle Alpi francesi, la figlia Veronica, che vive da 15 anni a Parigi, dove lavora come commerciale, e gli adorati nipoti Marcel e Martin. «È una perdita molto dolorosa – dice la figlia Veronica – soprattutto se penso che a giugno mio padre era ancora al lavoro nel ristorante. A luglio abbiamo festeggiato gli 11 anni dal suo ingresso nell’Osteria Imelde, un lavoro che lo teneva occupato giorno e notte, sempre con gli stessi dipendenti con i quali aveva un magnifico rapporto. Era un uomo pieno di iniziative, amante della vita, con il culto dell’amicizia, e soprattutto era orgoglioso dei suoi nipoti, al punto di tappezzare le pareti del ristorante con le loro foto».

La bicicletta era la sua principale passione nel poco tempo libero: «Daniele è stato in gioventù un buon ciclista ed è sempre rimasto per me un grande amico – ricorda Angelo Mora, presidente Acsi – ha vinto gare negli allievi e qualcuna anche nei dilettanti. Era un velocista con ottimo spunto. Abbiamo corso insieme nell’Itas Assicurazioni (ora Veloclub Valera). Abbiamo fatto anche tanti ritrovi a Forte dei Marmi nei tempi in cui gestiva l’Acapulco. Ricordo - aggiunge- che insistette per partecipare ad una corsa a Pisa, non eravamo allenati e veniva giù un’acqua che Dio la mandava: lui vinse in volata e io arrivai terzo. Era generoso e disponibile, e fino all’ultimo ci ha dato una mano ad organizzare le nostre manifestazioni. Pochi mesi fa mi parlava dell’intenzione di cedere l’attività per dedicarsi finalmente alla bicicletta. Ma il destino ha deciso diversamente».

«Correvo con Daniele negli allievi e nei dilettanti – dice Giuseppe Zini – poi ha cessato di correre per il lavoro, ma ci siamo ritrovati come amici al suo rientro a Parma alla trattoria Imelde, dove facevamo due chiacchiere mentre tagliava il salume. Non ha fatto in tempo a comprare la bicicletta per ricominciare a pedalare».

Anche per Enrico Rossi, il suo amico di Colorno, Daniele Bossi «era una persona gentilissima sempre con la battuta pronta, ma mai invadente e molto professionale». I funerali di Daniele Bossi si terranno domani alle 10,30 nella chiesa di Eia.

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