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Dopo 128 anni le suore lasciano Berceto

Dopo 128 anni le suore lasciano Berceto

di Valentino Straser

21 Agosto 2025, 03:01

Berceto Generazioni di bambini e ragazzi sono cresciute sotto la loro guida attenta, ricevendo un’educazione fondata non solo sul sapere, ma anche sui valori della solidarietà, della responsabilità e della fede.

Dopo 128 anni trascorsi a Berceto, le suore di Maria Ausiliatrice verranno trasferite in altre sedi dell’Ispettoria di La Spezia, alla quale è da alcuni anni aggregata la sede di Berceto.

La loro missione educativa, ispirata al carisma salesiano di don Bosco e di madre Mazzarello, si è tradotta in un impegno costante nella scuola, nel catechismo, nelle attività oratoriane e nei momenti di comunità. Per tanti piccoli bercetesi, la loro vicinanza è stata il primo passo per imparare valori come il rispetto, la solidarietà e la fede vissuta con semplicità. Un legame strettissimo con la comunità, educatrici di più generazioni, a partire dal loro insediamento nel 1897, che hanno avuto come figura di riferimento suor Maddalena Girino.

La loro attenzione verso i più piccoli, la cura per la formazione cristiana e l’impegno costante nel promuovere i valori del rispetto, della solidarietà e della fede hanno contribuito a costruire un clima di familiarità e di accoglienza che molti portano nel cuore come esperienza indelebile. La comunità di Berceto e, soprattutto quanti l’hanno conosciuta e apprezzata, ha dedicato a suor Girino una via del paese, ricorda il sindaco di quel periodo Vittorio Cagna, nell’anniversario del centenario dall’arrivo in paese delle suore di Maria Ausiliatrice.

Negli anni ‘30 e ‘40 del secolo scorso, fra le attività intraprese, oltre all’educazione dei bimbi, si ricorda la costituzione di una compagnia teatrale, l’allestimento di un piccolo teatro, e la successiva promozione del lavoro femminile. Il testimone lasciato dalle suore e soprattutto da suor Girino, è stato passato di mano a generazioni di educatrici di Berceto che hanno continuato la loro missione. Ma l’impronta delle suore non si limita alle aule o agli spazi parrocchiali. Con discrezione e dedizione, hanno saputo accompagnare le famiglie nei momenti di gioia e di difficoltà, diventando un segno concreto di accoglienza e speranza. Non pochi ricordano ancora episodi di sostegno, incoraggiamento o conforto ricevuti nei momenti più delicati della vita. Dagli anni ‘60 in poi l’attività delle suore è proseguita con la scuola dell’infanzia, l’oratorio pomeridiano e festivo per bambine e ragazze, il doposcuola, il laboratorio di maglieria per giovani ragazze e il laboratorio di cucito per bambine e ragazzine, ricordano gli «Amici e sostenitori delle suore». Per anni hanno svolto attività collegate alla parrocchia come il catechismo e il ritrovo per maschi e femmine in occasione delle prime comunioni, l’aiuto nel Grest estivo al parroco don Giuseppe e la collaborazione nell’oratorio pomeridiano alla Casa della Gioventù. Sono state anche promotrici di attività sportive con la squadra di pallavolo femminile «Stelle Alpine», di incontri con rappresentanti di altre case salesiane della regione. Animatrici di incontri di formazione per adolescenti anche in altre case dell’ispettoria emiliana. Anche incontri di formazione sportiva e alcune ragazze hanno conseguito anche il patentino di Animatrice sportiva.

Negli anni ‘70 nel vecchio asilo c’erano i campi scuola in cui soggiornavano ragazze provenienti dall’Emilia Romagna e dalla Lombardia, in particolare Brescia, e partecipavano diverse ragazze di Berceto. Sono sempre rimasti attivi i contatti con le ex allieve che a Berceto sono innumerevoli e, forse, tutte le donne hanno partecipato in gioventù alle iniziative proposte dalle suore. Suor Lina, suor Bice e suor Caterina sono le ultime Figlie di Maria Ausiliatrice che in questi anni hanno proseguito la loro missione a Berceto. Oggi la comunità guarda a questa lunga presenza con gratitudine, riconoscendo nelle suore di Maria Ausiliatrice una parte viva della propria storia. Una storia fatta di piccoli gesti quotidiani, di educazione e di fede, che rimane impressa nel cuore del paese come un’eredità preziosa.

Valentino Straser

© Riproduzione riservata

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