Salsomaggiore
È scomparso nei giorni scorsi Venerio Gandolfi, noto e stimato imprenditore edile della città termale.
Nato a Vernasca, località della val d'Arda nel Piacentino, nel 1941 cominciò a lavorare sin da giovane nel mondo dell’edilizia alle dipendenze di alcune ditte della zona.
Dopo essersi, come si suol dire, «fatto le ossa», si trasferì a Salsomaggiore decidendo di mettersi in proprio e costituendo dapprima l’impresa Edil Salso e, successivamente, la Edil 2000.
Grazie alla sua lungimiranza ed alla sua professionalità seppe farsi apprezzare e benvolere da quanti avevano bisogno del suo lavoro: costruì parecchi immobili e condomini in città riscuotendo sempre il consenso di coloro che si rivolgevano a lui anche solo per un consiglio. Persona generosa e dal carattere buono, lavorò duramente per tanti anni anche quando le sue condizioni di salute avrebbero consigliato un maggior riposo.
Venerio Gandolfi fu anche un uomo dal cuore generoso, tanto che a sue spese e col proprio lavoro decise di ristrutturare anni or sono i tre pozzi dell’Acqua Amelia che si trovano in località Lodesana a Fidenza.
Appassionato di pesca, l’imprenditore edile scomparso tutti i weekend si recava a Zibello sul Po e poi, negli ultimi anni, non potendo più percorrere le rive del Grande Fiume, al lago Salmerino di Scipione Case Passeri. Amante della famiglia, non perdeva l’occasione per stare con la moglie e con i nove nipoti per i quali stravedeva. Venerio Gandolfi ha lasciato la moglie Savina (da tutti conosciuta come Enrica), i nipoti e le sorelle Bruna e Mirca.
M.L.
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