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SCOMPARSA E RITROVATA MORTA

Alessandra Ollari, la verità negli esami: dubbi su una lesione al collo. Oggi i funerali a Calestano

Alessandra Ollari, la verità negli esami: dubbi su una lesione al collo. Oggi i funerali a Calestano

di Georgia Azzali

15 Ottobre 2025, 03:01

Tornerà nella sua Calestano. Lì dove si rifugiava quando aveva bisogno di ritrovare i ricordi. Di sentirsi protetta da un passato che forse spesso riaffiorava con una nostalgia struggente. Sarà sepolta vicino ai suoi genitori, Alessandra Ollari. Più di due anni sono passati da quel 29 giugno 2023, quando si era chiusa la porta alle spalle della sua casa di via Marzabotto per andare a fare la spesa, così aveva raccontato il suo compagno Ermete Piroli, che il giorno dopo aveva presentato denuncia di scomparsa. Uscita e scomparsa: il suo corpo, ormai solo povere ossa, era stato ritrovato il 2 febbraio 2024 tra via Sidoli e via Zoni, in uno spiazzo verde tra i palazzoni, mentre nel frattempo era stato aperto un fascicolo per omicidio volontario a carico di ignoti. E nei giorni scorsi la procura ha dato il nulla osta per i funerali, che verranno celebrati oggi pomeriggio nella chiesa di Calestano, il paese in cui vivono i parenti di Alessandra e dove c'è la casa di famiglia.

Un tempo lunghissimo. A tratti sconfortante per i parenti, che avrebbero voluto riavere ben prima la salma di Alessandra. Ma in tutti questi mesi si sono cercate risposte sulla sua morte. L'autopsia, firmata dal medico legale bolognese Donatella Fedeli, date le condizioni del corpo, non aveva risolto il mistero sulle cause della morte, benché non fossero emerse evidenti «azioni traumatiche sull'apparato scheletrico». Allo stesso tempo, per quanto riguarda l'epoca del decesso, la specialista aveva potuto indicare solo una forbice piuttosto ampia: dai 6 ai 12 mesi prima del ritrovamento. Così, il procuratore Alfonso D'Avino, titolare del fascicolo dopo il trasferimento della pm Silvia Zannini a Firenze, aveva dato il via a due consulenze specialistiche: la prima affidata all'antropologa forense Giulia Caccia e la seconda al medico legale ed entomologa Valentina Bugelli, responsabile della Medicina legale di Parma. Nulla emerge al momento sull'esito degli accertamenti, ma ci si sarebbe concentrati in modo particolare su una possibile lesione dello ioide, l'osso alla base del collo che può fratturarsi in caso di strozzamento o strangolamento. Mere ipotesi, anche perché sarebbe necessario capire come si è creata quell'eventuale lesione. «Posso solo dire che è stato firmato il nulla osta al seppellimento - spiega D'Avino -. Per il resto, al momento, nulla si può dire: si tratta di esami molto complessi».

Certo è che gli accertamenti sul corpo sono terminati, visto che è stato dato il via libera ai funerali. Tuttavia, per ora, le conclusioni non sono state notificate nemmeno alle parti offese, ossia ai parenti di Alessandra e al compagno. Si trattava, infatti, di accertamenti tecnici irripetibili, a cui hanno potuto assistere anche i consulenti nominati dalle parti.

Ma perché sono entrate in campo un'antropologa forense e un'entomologa? Per tentare di avere quei riscontri che l'autopsia non è riuscita a dare. In particolare, l'antropologa, attraverso l'esame dettagliato delle strutture scheletriche, come sottolineato nel decreto di nomina del consulente, «può individuare la presenza di segni di lesività e fornire elementi utili al medico legale per comprendere meglio la causa della morte, le modalità e i mezzi che l'hanno causata». Non solo. Gli antropologi svolgono anche analisi quantitative in base allo stato di conservazione del cadavere e ai dati climatici del luogo in cui un corpo viene ritrovato. Restringendo il più possibile - si spera - l'ampio range temporale indicato dal medico legale per la morte di Alessandra.

Ma significativo potrebbe essere stato anche lo studio degli insetti e delle larve ritrovati sul cadavere: il compito dell'entomologa. Che, in base alle analisi, potrebbe avere stabilito con meno approssimazione l'epoca della morte e anche se il corpo sia stato spostato. Un aspetto, quest'ultimo, centrale per ricostruire come sia morta Alessandra, 53 anni, unica figlia di una famiglia benestante: il suo corpo era stato ritrovato a un paio di chilometri dall'appartamento di via Marzabotto in cui viveva con Piroli. Una scoperta casuale, fatta da un passante che aveva assecondato il suo cane mentre puntava dritto verso quell'area verde di via Sidoli. Piuttosto improbabile che il corpo sia stato portato lì dopo la morte, in un'area verde in città sotto a dei palazzoni. Ma forse lo studio degli insetti ha dato delle certezze.

Perché non c'era stata nemmeno una segnalazione dopo il giorno della scomparsa. Ma già dalla fine del 2021 una delle sue amiche più care aveva visto «sparire» Alessandra: nessuna telefonata, nessun messaggio.

Eclissata. Uscita di scena ancora prima di finire tra quei cespugli.

Georgia Azzali

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