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Una ciclabile da Parma a Sala Baganza, per scoprire le dimore ducali: tempi e costi del cantiere

Una ciclabile da Parma a Sala Baganza, per scoprire le dimore ducali: tempi e costi del cantiere

di Pierluigi Dallapina

24 Ottobre 2025, 09:51

Dalla città a Sala Baganza in bicicletta, costeggiando il corso del torrente, per una pedalata di oltre nove chilometri. Va avanti il progetto che prevede la realizzazione della nuova pista ciclabile, pensata per unire le dimore ducali. L'idea è infatti quella di collegare il Palazzo Ducale di Parma, all'interno del Giardino, con la Rocca Sanvitale a Sala, sfruttando percorsi già esistenti e realizzando quei chilometri mancanti per unire la città con la zona pedemontana.

Ma non è finita, perché questa pista - presentata mercoledì sera in Comune, durante la riunione congiunta delle commissioni Urbanistica e Mobilità - ha l'ambizione di arrivare fino a Colorno, sede della Reggia, e magari proseguire fino a Sacca, per collegarsi agli altri percorsi ciclopedonali che costeggiano il Po.

In Comune è stato presentato il progetto di una pista il cui tracciato - lungo 9,5 chilometri di cui 4,6 nel territorio di Parma - è stato approvato a inizio ottobre dalla conferenza dei servizi. L'intervento verrà realizzato dalla Provincia - l'iniziativa era partita, durante la scorsa legislatura, da una proposta di Daniele Friggeri, consigliere provinciale con delega alla Pianificazione territoriale - grazie ad un investimento complessivo di 2.860.000 di euro (di cui 1,2 milioni derivanti da fondi regionali) e, per quanto riguarda la città, partirà dal ponte della Navetta e costeggerà il Baganza (lungo la sponda sinistra, considerando il corso del torrente dall'Appennino alla Parma), per passare sotto il cavalcavia della tangenziale sud nei pressi di strada Farnese, proseguire in direzione della fattoria di Vigheffio, superare il comune di Collecchio nei pressi di San Martino Sinzano e arrivare nel territorio di Sala Baganza, nella zona in cui è in costruzione la cassa di espansione. Qui la pista si collegherà con una ciclabile già esistente che arriva a San Vitale Baganza.

Larga 2,5 metri, in alcuni punti sarà costeggiata da una staccionata e, lungo il percorso, vedrà la realizzazione di quattro punti ristoro, con panchine, colonnine per aggiustare le bici e colonnine di ricarica per le bici elettriche. I lavori dovrebbero iniziare a inizio 2026 e la loro durata sarà di circa un anno.

La delibera presentata in commissione verrà messa all'ordine del giorno nel consiglio comunale di lunedì e a quel punto il Comune potrà apporre il vincolo di interesse pubblico sulle aree dei privati interessate dal passaggio della pista. Sarà però la Provincia a seguire le procedure per l'acquisizione dei terreni privati, che sarebbero una minima parte rispetto alla lunghezza del tracciato cittadino.

«Questo è un progetto che promuove la mobilità dolce e alternativa», premette Chiara Vernizzi, assessora all'Urbanistica, a margine della presentazione del progetto, affidata ad un tecnico della Provincia, Andrea Ruffini. «Oltre al tema ambientale - prosegue Vernizzi - c'è quello della promozione di un turismo green che, grazie alla pista, potrà attraversare un territorio con una interessante varietà di paesaggio». Michele Alinovi, presidente del consiglio comunale, infine aggiunge: «Si tratta dell'atto conclusivo del lungo percorso di riqualificazione del torrente Baganza, avviato dopo l'alluvione del 2014».

Pierluigi Dallapina

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