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Racconto per immagini

Opere nel paesaggio, sentiero d'arte tra Torrechiara e Langhirano - Fotogallery

di Katia Golini

04 Agosto 2025, 10:55

Arte nella natura, opere inserite nel paesaggio per proporre un'esperienza ricca di emozioni e riflessioni. Nasce con questo obiettivo il Sentiero d'arte, un percorso tra vigneti e reperti antichi che unisce Torrechiara e Langhirano lungo il canale San Michele, corso d’acqua - sconosciuto anche a molte persone della zona - che in ogni stagione attraversa i prati, tagliando le colline, con il suo flusso regolare e abbondante. «Nasce qui l’idea di creare un percorso in cui amplificare il legame già fortissimo tra la natura e l’arte - spiega Alberto Vettori, ideatore e coordinatore del progetto -, mediante l’inserimento di opere artistiche dislocate ed inframmezzate lungo il tracciato, che innescano una sorta di narrazione, interpretata dalle sensibilità individuali degli artisti coinvolti».
La sfida lanciata riguarda l'individuazione di «relazioni visive nei segni dell’ambiente, nei mutamenti stagionali che accompagnano i colori e le forme della natura in tutte le sue armoniche modificazioni» precisa Vettori.

Non è nuova l’idea di inserire opere nel paesaggio - già sperimentata in altre regioni italiane, con ottimi risultati di interesse culturale e turistico -. L'iniziativa si collega a un intervento precedente realizzato nel prosciuttificio Galloni a Langhirano, ricostruito dopo un devastante incendio e che ha visto il recupero dei materiali danneggiati e distrutti dello stabilimento stesso, «con un intenso lavoro di ricostruzione, ispirato, nel suo obiettivo metaforico, al richiamo epico del viaggio e del ritorno».
«Tra le mura private dello stabilimento - prosegue Vettori - si è rafforzata la percezione della bellezza del paesaggio circostante e da questa è scaturita la suggestione verso un nuovo capitolo di viaggio, nel territorio limitrofo».

«Le colline e i dintorni di Langhirano - spiega ancora il coordinatore - consentono una lettura del paesaggio antropico, ricco di spunti storici e culturali, e ancor più valorizzato dalle attività agroalimentari tipiche del comprensorio. Le stagionature, la produzione vinicola guidano una fama di qualità internazionale in un contesto naturalistico rispettato da sempre dai nostri avi e tramandato a noi con sapienza centenaria. Una terra prolifica se assoggettata con intelligenza e attenzione ai suoi più fragili rapporti».
Oltre ad Alberto Vettori stesso, sono coinvolti in questo progetto nato per continuare a crescere Graziano Pompili, Mirta Carroli, Alberto Timossi, Candida Ferrari, Danilo Cassano, Giovanni Sala, Lorella Salvagni, Oscar Accorsi, a cui si sono aggiunti Brunivo Buttarelli e recentemente Giuseppe Tirelli, tutti artisti affermati. Figure rilevanti nel panorama artistico contemporaneo, personalità che nella ricerca plastica e pittorica offrono il loro sguardo a contrasti ed equilibri. Ognuno ha creato opere ad hoc per il luogo.
«Raramente, oggi, si affronta il territorio con paziente osservazione, il passeggiare a fianco di questo bellissimo canale e in mezzo ai filari dei vigneti, riporta viandanti come pellegrini ad un lontano passato» conclude Vettori.

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