Rave party alle porte di Torino. Sono migliaia i giovani che da ieri sera, rispondendo all'appello lanciato dagli organizzatori su Telegram, hanno raggiunto l'area industriale abbandonata tra Borgaretto e Nichelino. Persone e mezzi che hanno causato non pochi disagi alla circolazione, costringendo i carabinieri, intervenuti con pattuglie anche dalle province limitrofe, a bloccare le strade della zona. Il rave è ancora in corso. Il tempestivo intervento dei carabinieri, in collaborazione con le altre forze dell'ordine, ha evitato l'arrivo di almeno altre 10mila persone. Sono molti infatti quelli che se ne sono andati dopo l'individuazione dei punti del rave, organizzato via Telegram, convinti ad andare via dall'immediato e massiccio dispiegamento di forze dell'ordine. Sul posto anche il neo prefetto di Torino, Raffaele Ruberto.
«La situazione è complessa, ma è ben gestita e sotto controllo». Lo sostiene il sindaco di Nichelino Giampiero Tolardo, raggiunto telefonicamente dall’ANSA, dopo il sopralluogo nella zona tra il suo Comune e Borgaretto, alle porte di Torino, occupata ieri sera da migliaia di giovani per un rave party. «Attualmente stimiamo che ci siano circa quattro mila persone all’interno di un capannone abbandonato - spiega Tolardo - ci sono molti mezzi parcheggiati lungo la strada, ma si sta gestendo con le forze dell’ordine e la Croce Rossa il deflusso».
«Purtroppo queste iniziative sono imprevedibili», aggiunge il sindaco di Nichelino, visto che chi organizza i rave usa dei canali di comunicazione criptati evitando fino all’ultimo di svelare dove si tiene la festa.
«Questa notte ci state delle difficoltà, con la tangenziale che è stata bloccata, ma ora la viabilità è tornata regolare», aggiunge Tolardo, che ringrazia le forze dell’ordine per il tempestivo intervento con cui sono riusciti a mandare indietro numerosi altri veicoli con a bordo giovani che volevano raggiungere il capannone. «Molte persone sono arrivate anche dall’estero oltre che dal Nord Italia», conclude. Prima del sopralluogo, con il prefetto di Torino, Claudio Palomba, il comandante provinciale dei carabinieri di Torino, generale Claudio Lunardo, il questore Vincenzo Ciarambino e i vertici dei vigili del fuoco e della Croce Rossa, si è svolto un tavolo per la sicurezza.
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