"Più informazioni di me le ha chi ha la visione dei dati a livello centrale. Seguendo i dati dall’esterno, mi viene da dire che purtroppo siamo solo all’inizio. La nostra situazione di giovedì, venerdì scorso era più o meno identica, dal punto di vista numerico, alla situazione di Wuhan in 25-26 gennaio. Naturalmente la condizione è molto diversa per un motivo: a Whuan la concentrazione di 11 milioni di persone è in un’area molto più ristretta dell’area della Lombardia, che ne ha dieci molto più dispersi, ma la possibilità di diffusione dell’infezione, se non ti dai da fare a fermarla, è una possibilità reale". Così a Sky TG24 Massimo Galli, primario infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano. "Non lo dico per far sì che i giovani capiscano che non possono considerare gli anziani di casa loro come qualcosa che tanto si può buttare. Dico che ci sono anche dei giovani con problemi decisamente seri. Abbiamo anche dei trentenni, anche sotto i trent'anni. Pochi casi, non c'è proporzione ovviamente. Abbiamo casi anche in rianimazione" ha continuato Galli.
"Il coronavirus colpisce anche naso e gola, non solo i polmoni"
Si fa sempre più nitido il quadro di come agisce il virus Sars-Cov-2: è capace di infettare non solo i polmoni, ma le alte vie respiratorie, cioè naso e gola. Rispetto al virus della Sars che colpiva solo i polmoni, questo del Covid-19 è dunque più contagioso. Lo indica la ricerca dell’università di Monaco pubblicata sul sito MedrXiv, che come altri siti simili in questo periodo funziona come una corsia preferenziale per gli studi sul coronavirus, raccogliendo quelli in via di pubblicazione ma non ancora validati dalla comunità scientifica internazionale.
Il problema non è soltanto quello della presenza dei sintomi lievi: per il virologo Carlo Perno, dell’università Statale di Milano, non si è ancora determinata «la soglia oltre la quale una persona asintomatica diventa infettiva e quando smette di esserlo anche quando i sintomi sono scomparsi. Si può infatti risultare positivi al tampone. ma non necessariamente essere infettivi».
La ricerca tedesca, condotta da Christian Drosten e Clemens Wendtner, ha analizzato i dati relativi alle persone contagiate a Monaco a fine gennaio, confermando alcuni punti chiave dell’azione del virus. «Il primo - ha rilevato Perno - è che, in base alle sue caratteristiche biologiche, il virus ha la capacità di infettare e replicarsi sia nella parte rino-faringea, che in quella polmonare, quindi alte e basse vie respiratorie. I coronavirus classici, come quello del raffreddore, di solito colpiscono solo le vie respiratorie superiori, mentre quello della Sars solo quelle inferiori». Questo fa sì che il Sars-Cov-2 sia contagioso come un raffreddore, ma in più causi una polmonite. «Rispetto a Sars e Mers, il Covid-19 ha però un tasso di mortalità minore», continua.
Coronavirus: dai sintomi ai test, cosa fare nel dubbio. Vademecum Iss- Ecdc-Ministero con otto domande e risposte
I sintomi a cui fare attenzione, i numeri da chiamare, come proteggere i familiari, dove fare il test. Sono questi i contenuti della breve guida pubblicata oggi dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e realizzata in collaborazione con lo European Centre for Disease Control (Ecdc) e il Ministero della Salute. Il vademecum «Cosa fare in caso di dubbi», in otto punti, è dedicato in particolare alle persone cha hanno sintomi tali da suscitare il sospetto di contagio da COVID-19 e che possono trovare in questa guida le informazioni per avere assistenza.
- QUESTI I SINTOMI RILEVANTI Febbre e sintomi simil-influenzali come tosse, mal di gola, respiro corto, dolore ai muscoli, stanchezza sono segnali di una possibile infezione da nuovo coronavirus.
- COSA FARE IN CASO DI FEBBRE E/O SINTOMI INFLUENZALI Se negli ultimi 14 giorni si è stati a stretto contatto con una persona infetta da Covid-19 o in un’area a rischio oppure al lavoro in una struttura sanitaria con pazienti Covid-19, occorre restare in casa e chiamare il medico di famiglia, il pediatra o la guardia medica.
- QUANDO VA CHIAMATO IL MEDICO Subito. «Se ritieni di essere contagiato, chiama appena avverti i sintomi di infezione respiratoria, spiegando i sintomi e i contatti a rischio» precisano Iss, ministero della Salute e Ecdc.
- SE NON SI RIESCE A CONTATTARE IL MEDICO DI FAMIGLIA Contattare uno dei numeri di emergenza indicati sul sito www.salute.gov.it/nuovocoronavirus
- NON ANDARE DIRETTAMENTE AL PRONTO SOCCORSO O DAL MEDICO Non si può andare direttamente al pronto soccorso o in un ambulatorio senza prima averlo concordato con il medico. In caso contrario si rischia di contagiare altre persone.
- COME PROTEGGERE I PROPRI FAMILIARI Vanno seguiti sempre i comportamenti di igiene personale (lavarsi regolarmente le mani con acqua e sapone o usare un gel a base alcolica) e va mantenuto pulito l’ambiente. «Se pensi di essere infetto - si legge nel vademecum - indossa una mascherina chirurgica, resta a distanza dai tuoi familiari e disinfetta spesso gli oggetti di uso comune».
- DOVE FARE IL TEST I test vengono eseguiti unicamente in laboratori del Servizio Sanitario Nazionale selezionati. Se il tuo medico ritiene che sia necessario un test ti fornirà indicazioni su come procedere.
- DOVE TROVARE ALTRE INFORMAZIONI ATTENDIBILI Seguire solo le indicazioni specifiche e aggiornate dei siti web ufficiali, delle autorità locali e della Protezione Civile.
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