Devon, il ragazzino inglese di 14anni che venerdì a Sperlonga si sparò accidentalmente (secondo la ricostruzione) una fiocina in faccia, è vivo e non perderà la vista E' uscito dalla terapia intensiva dell’ospedale San Camillo di Roma dove l’equipe di neurochirurghi, guidata da Alberto Delitala ha eseguito un intervento "miracoloso". Un pomeriggio da incubo e giorni di angoscia per i familiari da quando, venerdì pomeriggio, Devon a bordo di un gommone stava ricaricando il fucile da sub, gli è partito il colpo che gli ha bucato la maschera, traforando l’occhio e si è conficcato nel cranio. Soccorsi tempestivi (una motovedetta della Guardia Costiera ha trasportato il ragazzino fino alla stazione dei carabinieri dove era in attesa un elicottero del 118 che lo ha trasferito a Roma. Nel frattempo il Pronto Soccorso si è attivato per accoglierlo e i Vigili del Fuoco sono accorsi sul posto per segare una parte dell’arpione in piena sicurezza per il paziente), abilità e perizia dell'equipe medica hanno fatto il miracolo, dopo che la situazione sembrava disperata. Ma anche una dose di fortuna, visto che l’asta ha sfiorato tutti i centri vitali. Intervistato dal Corriere della Sera, il prof Delitala, ha affermato: “Mai visto niente di simile in 35 anni di professione. Quando ho visto su WhatsApp l’immagine inviata da un assistente che mi richiamava in ospedale sono rimasto scioccato. Pensi – ha raccontato ancora Delitala – l’arnese subacqueo si è infilato tra il globo oculare e la ghiandola lacrimale, senza toccare l’occhio. Si è infine conficcata nell’osso cranico posteriore”.
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