PADOVA
Avrebbe compiuto 7 anni tra pochissimi giorni, l’11 maggio, ma la vita di Francesco è stata spezzata all’alba di oggi da una grave crisi respiratoria. Tre giorni fa aveva effettuato un tampone a Chioggia ed era risultato positivo al Covid.
Dopo l’esame la febbre si era alzata e la respirazione aveva iniziato a farsi più difficile. Nulla però lasciava presagire che il piccolo, che risiedeva con i genitori e una sorellina a Conche di Codevigo fosse in pericolo di vita. La notte scorsa le sue condizioni si sono progressivamente aggravate, al punto da spingere i familiari a chiamare il 118. Quando i sanitari sono arrivati a casa, Francesco era già privo di conoscenza. Caricato in ambulanza è stato portato a tutta velocità verso l’Ospedale di Padova ma quando vi è giunto era già morto, stroncato da una crisi respiratoria.
Il magistrato di turno ha disposto che venga effettuata l'autopsia per capire cosa sia accaduto. Il bambino non soffriva di particolari patologie. Solo due anni fa erano stati compiuti degli esami per il sospetto di una patologia neuromuscolare. La notizia ha gettato nel dolore l’intero abitato di Conche, meno di mille residenti. «Abbiamo oggi un Angelo in cielo...non lo volevamo! - dice il parroco, don Massimo Fasolo - Con i tuoi genitori e la sorellina ...facciamo la pesante Volontà del Signore». Lo affianca il sindaco, Francesco Vessio, che ammette «di far fatica a trovare le parole per commentare una tragedia così grande». «Io il papà di Francesco non lo conoscevo - rivela - ma ho voluto sentirlo per esprimergli a nome della cittadinanza il nostro dolore. Ho sentito un uomo distrutto». Quando è arrivata la notizia della morte del bimbo, il sindaco stava per iniziare i lavori del consiglio comunale. «Ci siamo subito interrotti - conclude - e abbiamo osservato un minuto di silenzio in sua memoria».
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