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13enne di Gragnano muore precipitando dalla finestra: in chat insulti e minacce, anche due ragazzine tra i sei indagati

13enne di Gragnano muore  precipitando dalla finestra: in chat insulti e minacce, sei indagati

04 Settembre 2022, 17:52

Sono finora sei, cinque minori e un maggiorenne, i soggetti identificati come presunti autori dei messaggi di insulti e minacce inviati sul telefonino di Alessandro, il 13enne di Gragnano morto giovedì scorso. Sul loro conto sono in corso approfondimenti, condotti di pari passo tra la procura di Torre Annunziata - che ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di istigazione al suicidio - e la procura del tribunale per i minorenni di Napoli. Sarebbero imminenti le iscrizioni nel registro degli indagati, anche per consentire la nomina di periti di parte in vista dell’autopsia, la cui data ancora non è stata fissata. - Sono due le ragazze che fanno parte del gruppo dei sei indagati (quattro minorenni e due maggiorenni) per istigazione al suicidio di Alessandro, il giovane di 13 anni di Gragnano morto giovedì scorso dopo essere caduto dal balcone della sua abitazione. Se il numero delle persone coinvolte era già noto, non si sapeva della presenza di due ragazze, di cui riferiscono organi di stampa. Una relazione con una nuova ragazza, dopo aver lasciato la precedente, avrebbe scatenato - secondo una ipotesi - la reazione dell’ex. In chat e poi dal vivo, Alessandro sarebbe stato vittima di insulti e minacce che lo avrebbero poi portato al tragico gesto

Minacce, insulti e perfino inviti al suicidio ("devi ucciderti» sarebbe il contenuto di un sms). Che potrebbero avere spinto il ragazzo di 13 anni morto giovedì a Gragnano (Napoli) dopo essere precipitato dalla finestra del suo appartamento al quarto piano di uno stabile di via Lamma, a prendere la decisione di togliersi la vita. Sarebbero contenuti -secondo quanto riferisce Il Mattino - in chat segrete rinvenute nel cellulare in uso al giovane, telefonino posto sotto sequestro dai carabinieri dopo il drammatico episodio. Le indagini, condotte dalla Procura di Torre Annunziata e dai militari dell’Arma della stazione di Gragnano, si concentran o su una ipotesi di istigazione al suicidio e starebbero facendo emergere un quadro inquietante dietro il decesso del tredicenne. Stando a quanto trapela. sarebbero già stati individuati i primi autori d ei messaggi, alcuni dei quali sarebbero minori, tanto che della vicenda sarebbe stata interessata anche la competente Procura. Nel frattempo si resta in attesa di conoscere la decisione degli inquirenti in merito all’effettuazione o meno dell’autopsia: il corpo di Alessandro resta sotto sequestro nell’obitorio di Castellammare di Stabia a disposizione dell’autorità giudiziaria. Solo dopo avere sciolto i nodi legati all’esame autoptico, sarà possibile effettuare i funerali, giorno nel quale - come ha già annunciato il sindaco di Gragnano, Nello D’Auria - l’amministrazione comunale proclamerà il lutto cittadino.

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