GIALLO
Nuovi elementi investigativi potrebbero aggravare il quadro dell’omicidio di Lucia Cipriano, l'84enne il cui cadavere tagliato in nove parti era stato rinvenuto a Melzo, in provincia di Milano, il 26 maggio 2022 e per il quale era stata rinviata a giudizio la figlia, di 59 anni, al momento unica imputata per il reato di omicidio, mutilazione e soppressione di cadavere.
Il Ris di Parma infatti avrebbe evidenziato ulteriori tracce biologiche sulla scena del delitto. Lo ha comunicato il Comando provinciale dei Carabinieri di Milano.
Il Ris ha recentemente depositato i risultati degli accertamenti biologici effettuati su alcuni reperti, prelevati all’interno dell’abitazione della vittima, dai quali risulta l'isolamento di un «profilo genetico maschile ignoto, presente su alcuni oggetti (insieme al profilo Dna della vittima e dell’imputata), verosimilmente utilizzati per mutilare il cadavere».
«La Procura della Repubblica - si legge in una nota - sta espletando ulteriori indagini per far luce sulla vicenda e per comprendere se vi sia un altro responsabile che, oltre all’imputata abbia partecipato allo smembramento del cadavere dell’anziana donna o che abbia, addirittura, avuto un ruolo nella sua uccisione».
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