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processo

Il rapper Paky insultò i carabinieri dal palco: a giudizio

Soddisfazione del sindacato Sim Carabinieri che, attraverso l’avvocato Antonello Madeo, aveva querelato il cantante rapper per diffamazione aggravata

Citazione diretta a giudizio per il rapper Paky che in un concerto aveva insultato i carabinieri

21 Agosto 2024, 09:40

Il rapper Vincenzo Mattera, noto come Paky, è stato citato a giudizio per diffamazione aggravata ai danni dell’Arma dei Carabinieri. La decisione è della Procura di Latina, e arriva ad un anno da quanto avvenuto durante l'Explosive Festival, 24 agosto 2023, a Latina: durante l'esibizione il rapper aveva incitato il pubblico a saltare, insultando l’Arma dei Carabinieri.
Il Sim carabinieri, associazione sindacale, prima per nascita e numero di iscritti (circa 12mila tesserati), esprime «grande soddisfazione per la notizia». All’indomani del concerto, il Sim aveva querelato Paky per diffamazione aggravata, incaricando l'avvocato Antonello Madeo di tutelare l’immagine e la dignità degli appartenenti all’Arma.
Il 18 dicembre 2025 Paky dovrà difendersi dalle accuse davanti al Tribunale di Latina in composizione monocratica. «Per il Sim Carabinieri - sottolinea Antonio Serpi segretario generale - è un risultato storico, poiché è la prima volta che viene riconosciuto il diritto di un sindacato militare a tutelare penalmente la reputazione non solo dei propri iscritti, ma di tutti gli appartenenti al Corpo, ciò che costituisce il cosiddetto patrimonio morale dell’ente. Ci auguriamo - conclude Serpi - che questa vicenda possa fungere da deterrente nei confronti di quanti strumentalizzano la propria posizione privilegiata per alimentare il clima di odio e diffidenza nei confronti delle forze dell’ordine». Il Sim, che nel processo si costituirà parte civile, in caso di eventuale risarcimento devolverà interamente la somma a un’associazione benefica. 

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