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Addio all'ex commissario Ue Bolkestein, fu commissario Ue: sua la direttiva sulla liberalizzazione dei servizi

Addio all'ex commissario Ue Bolkestein, fu commissario Ue: sua la direttiva sulla liberalizzazione dei servizi

18 Febbraio 2025, 18:53

Si è spento a 91 anni Frits Bolkestein, l’ex commissario europeo diventato noto anche in Italia per aver plasmato la più volte discussa direttiva che ha rivoluzionato il mercato interno dell’Ue aprendo la strada alla liberalizzazione dei servizi. La notizia è stata annunciata dai familiari all’emittente pubblica olandese Nos. Malato da tempo, l'ex politico olandese è morto ieri nella casa di riposo Rosa Spier Huis a Laren, nei Paesi Bassi, dove si trovava dal 2022.
Il nome dell’ex responsabile europeo al Mercato Interno, alla Tassazione e l’Unione Doganale nella Commissione guidata da Romano Prodi e leader del partito liberale olandese è legato alla direttiva 2006/123/CE, relativa ai servizi nel mercato europeo comune, presentata da Bruxelles nel febbraio 2004 e approvata nel 2006, due anni dopo la fine del suo mandato. Un provvedimento pensato con l’obiettivo di facilitare la circolazione di servizi all’interno dell’Unione europea e che si inserì in una fase segnata dallo sforzo generale di far crescere la competitività e dinamismo in Europa per rispettare i criteri della Strategia di Lisbona.
Tuttavia il testo è stato oggetto di fortissime critiche da parte di alcune categorie di lavoratori secondo le quali avrebbe causato dumping sociale, stimolando una corsa al ribasso su tutele sociali, diritti dei lavoratori e il livello delle retribuzioni. In Italia, la direttiva Bolkestein è diventata un vero e proprio terreno di battaglia tra Roma e Bruxelles sulle concessioni balneari.

Assobalneari Italia, aderente a Federturismo Confindustria, e La Base Balneare con Donnedamare esprimono «profondo cordoglio» per la morte del ex Commissario Europeo Frits Bolkestein, autore della Direttiva sulla liberalizzazione dei servizi, nota come Direttiva Bolkestein. Le due Associazioni balneari lo ricordano, in particolare, «per la sua testimonianza al Parlamento Italiano, quando, di fronte ai Parlamentari, spiegò come l’accanimento contro i balneari italiani non avesse nulla a che vedere con lo spirito della Direttiva, che anzi è stata - e continua ad essere - strumentalizzata a favore degli interessi di chi vuole favorire grandi multinazionali e investitori a svantaggio di un settore che, oggi, dà lavoro a 30 mila famiglie e 300 mila occupati e rappresenta l’eccellenza del turismo Made in Italy».

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