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indagini

Violentata a dodici anni nei bagni della stazione di Torino

A Modena tre donne sequestrate e violentate, otto arresti

28 Febbraio 2025, 10:00

Violentata a dodici anni nei bagni della stazione ferroviaria di Porta Nuova a Torino. Degli abusi sessuali sulla giovane, su cui ha indagato per sette mesi la procura, è accusato un ventenne, che si è difeso davanti alla gip Ersilia Palmieri, sostenendo di non sapere che la ragazzina avesse dodici anni. «Sembrava molto più grande. Siamo andati nel bagno insieme e lo abbiamo fatto. Non l’ho mai costretta», ha detto agli inquirenti il ragazzo. I fatti, raccontati dal quotidiano La Stampa, sono avvenuti a luglio, quando due turisti olandesi avevano sentito dei rumori provenire dai bagni della stazione, nell’area ristorante. Gli agenti della polizia ferroviaria erano intervenuti e avevano bussato alla porta. Era uscito il ventenne e dietro di lui la dodicenne. Visto che la vittima aveva meno di quattordici anni, il tema del consenso, secondo gli inquirenti, è irrilevante. Scrive la gip: «È vulnerabile, sia per l’età che per l’evidente immaturità emotiva e sentimentale, oltre che sessuale».

«Quel pomeriggio sono uscita da casa dei nonni e sono andata a Porta Nuova per incontrare dei ragazzi che conosco - raccontò la ragazzina una prima volta - Sono stata ai giardini con loro e poi al centro commerciale con un ragazzo di 15 anni. Sono amici di un mio compagno di scuola. Quando sono tornata a Porta Nuova ho visto questo ragazzo che mi fissava. Gli ho detto di avere 13 anni, no n dodici. Mi ha offerto un gelato. Mi ha detto che aveva 18 anni. Abbiamo fatto una passeggiata. Poi siamo andati nel bagno della stazione. I miei genitori non sanno niente dei miei rapporti sessuali». La versione poi cambia tre settimane dopo, quando la ragazzina parla con un’assistente sociale: «Quel ragazzo mi ha obbligata a fumare marijuana. Mi ha costretta ad andare nel bagno. Mi ha obbligata a farlo con lui. Non l’ho detto subito perché avevo paura di lui». Adesso la polizia sta indagando sul telefonino della dodicenne e sui profili di uomini che l’avrebbero adescata, dopo che la madre ha scoperto delle chat dove si parlerebbe di incontri nei bagni dei cent ri commerciali o della stazione stessa (ANSA).

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