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MODENA

Galloul condannato a 30 anni per l'omicidio di Alice Neri, uccisa a coltellate e bruciata in auto nel Modenese

A Modena la sentenza della Corte d'Assise

Galloul condannato a 30 anni per l'omicidio di Alice Neri, uccisa a coltellate e bruciata in auto nel Modenese

23 Luglio 2025, 14:48

(ANSA) - MODENA, 23 LUG - È stato condannato a 30 anni di carcere Mohamed Galloul per la morte di Alice Neri. È la sentenza della Corte d'Assise di Modena nei confronti del tunisino 30enne, riconosciuto dunque colpevole di aver ucciso la giovane mamma di Ravarino nelle campagne di Concordia, nel modenese, nel novembre 2022. 

La donna fu uccisa con sette coltellate nella notte tra il 17 e il 18 novembre 2022 nelle campagne di Fossa di Concordia. L'assassino diede poi fuoco all’auto con a bordo il corpo della vittima. L’imputato è accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere. 

Si va verso l'appello 
«Io sono innocente». È quanto ha dichiarato, ancora una volta, Mohamed Gaaloul, una volta ascoltata la sentenza della Corte d’assise di Modena che lo ha condannato oggi a 30 anni per il femminicidio di Alice Neri.
«Il mio assistito è sereno: il prossimo passo sarà l’appello - ha dichiarato a caldo il suo avvocato, Roberto Ghini - Se ci sono sentenze che sovente vengono ribaltate sono proprio quelle della Corte di Assise, dove pesa molto l’istinto e non la razionalità. Da un punto di vista razionale questa sentenza non può stare in piedi». 

La madre di Alice Neri: "Io l'unica a perdere tutto"
«Io sono l’unica che esce perdente da tutto». Così la madre di Alice Neri, Patrizia Montorsi, all’uscita dall’aula dopo la lettura della sentenza, accolta con un applauso dal numeroso pubblico presente e dal lungo abbraccio in cui si sono stretti la madre e il fratello della vittima. «Non la chiamo giustizia, giustizia sarebbe avere qua mia sorella. Questa è l’applicazione della legge», ha detto il fratello, Matteo Marzoli.
Soddisfatti gli avvocati di parte civile, che rappresentano la mamma e il fratello della vittima, Cosimo Zaccaria e Marco Pellegrini: «È stato un processo complesso, difficile ma siamo riusciti a dimostrare la responsabilità dell’imputato ma anche a proteggere il più possibile l’onorabilità di Alice Neri che in più passaggi da parte di più soggetti in questo processo purtroppo è stata calpestata». L’avvocato Pellegrini ha aggiunto: «Credo che i carabinieri abbiano fatto un lavoro incredibile, così come la procura della Repubblica. C'è stata una vittimizzazione secondaria che non abbiamo gradito. Alice era una ragazza eccezionale e ha lasciato tracce di sé in tutti quanti». 

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