A Medesimo
(Foto d'archivio)
È sfociata con un arresto per tentato omicidio la violenta lite fra zio e nipote scoppiata il 18 luglio scorso nel rifugio alpino 'Mai Tardì di Madesimo in provincia di Sondrio, dove i due soci - legati anche da rapporti di parentela - erano arrivati alle mani per motivi legati alla gestione dell’attività.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, dopo un acceso scambio di parole, uno dei due avrebbe lanciato alcuni oggetti contro il familiare. L’altro, un 44enne, avrebbe reagito afferrando un coltello da cucina con lama di 25 centimetri e colpendo il congiunto più giovane all’addome. Il nipote era stato trasportato in elicottero all’ospedale di Lecco: ferito in modo grave, ma ritenuto non in pericolo di vita. I medici hanno poi accertato che il colpo non è stato fatale solo perché la lama si è fermata contro una costola.
Al rifugio in Alta Valle Spluga erano intervenuti i carabinieri della Compagnia di Chiavenna, con il supporto della Stazione di Campodolcino e del Nucleo Investigativo provinciale, che hanno sequestrato l’arma e raccolto le testimonianze dei presenti. Grazie agli accertamenti coordinati dalla Procura di Sondrio, sono stati raccolti gravi indizi a carico del 44enne, che ieri, 27 agosto, è stato posto agli arresti domiciliari in esecuzione di un’ordinanza cautelare emessa dal Tribunale. Ora si attende l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice. (ANSA).
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