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ROMA

'Attorno a noi bombe ed esplosioni, ma stiamo bene'

Gli italiani sul treno ucraino, 'provato quello che si vive qui'

'Attorno a noi bombe ed esplosioni, ma stiamo bene'

05 Ottobre 2025, 17:48

(ANSA) - ROMA, 05 OTT - Ore di paura. Sono quelle passate dai 110 pacifisti italiani della decima missione del Movimento europeo di azione non violenta (Mean) che nella notte tra sabato e domenica si sono trovati ad assistere all'attacco russo sui cieli dell'Ucraina. Attorno al treno su cui viaggiavano, quando erano ormai vicino a Leopoli, presa di mira, c'erano "pesanti e continue esplosioni, il cielo illuminato a giorno, incendi e fumo e tantissimi colpi della contraerea" ha raccontato all'ANSA Marco Bentivogli, l'ex segretario metalmeccanici Cisl oggi Coordinatore di Base Italia, parte del gruppo protagonista del Giubileo della Speranza tra Kiev e Kharkiv. I pacifisti, provenienti da 35 associazioni, stanno tutti bene. L'Ambasciata d'Italia a Kiev si è messa subito in contatto con loro e in giornata hanno superato il confine polacco, per poi fare rientro in Italia. "Abbiamo provato quello che si prova in Ucraina tutti i giorni, ovvero vivere sempre con il terrore addosso, di dovere fuggire, di vedere esplodere la tua casa. Noi stiamo bene, abbiamo solo assistito alle esplosioni a Leopoli", ha sottolineato Angelo Moretti, presidente ed animatore del Project Mean. Il treno era partito da Kiev. Gli attacchi sono iniziati a ovest della capitale, nell'oblast di Zhytomyr, sono seguiti a Rivne e soprattutto a Leopoli. Lì il treno si è fermato per due ore "ma siamo dovuti rimanere a bordo perché militari e personale del treno ritenevano più sicuro poter ripartire velocemente verso il confine", ha raccontato Bentivogli. (ANSA).

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