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Allagamenti in Friuli, disperata l'ex giudice di Masterchef Antonia Klugmann : "E' tutto sott'acqua, rovinate le stanze appena sistemate"

Allagamenti in Friuli, disperata l'ex giudice di Masterchef Antonia Klugmann : "E' tutto sott'acqua, rovinate le stanze appena sistemate"

17 Novembre 2025, 18:48

Quando è iniziata l’emergenza i clienti erano ancora seduti a tavola, la sala era piena. Poi in pochi minuti il ristorante si è riempito di fango e la cucina è stata sommersa. Da stamattina la chef stellata Antonia Klugmann, ex giudice di Masterchef, è alle prese con la conta dei danni. L'ondata di maltempo abbattutasi sul Friuli Venezia Giulia ha allagato anche il suo ristorante stellato L’Argine a Vencò. Il locale si trova a Dolegna del Collio (Gorizia). «Siamo sott'acqua da stanotte - lo sfogo della chef sui social -. Ancora non è arrivato nessuno. Tutto sott'acqua. La campagna è un lago, frighi e celle spente. Le stanze, appena sistemate, sono di nuovo completamente rovinate». 



Ma oltre alla ricognizione dei danni subiti, per la chef è tempo anche di riflessioni. «Normalmente - dice Klugmann all’ANSA - non affronto temi che esulano dalla mia competenza, non è nel mio stile, ma dopo una notte così, quando sento parlare di miliardi spesi per il ponte di Messina e nulla per un’emergenza collettiva, che riguarda ogni regione d’Italia, penso che quella proposta sia dura da sostenere. Bisogna decidere che cosa è più importante: secondo me è la sicurezza dei cittadini e di tutto ciò che ci circonda». La cuoca stellata esprime dunque, assieme alla sorella Vittoria, la sua «vicinanza alle famiglie» coinvolte dalla frana a Brazzano di Cormons (Gorizia) e alle persone che sono state evacuate dalle loro abitazioni a Versa di Romans d’Isonzo: «Noi abbiamo avuto danni materiali gravi, ma le famiglie di Brazzano stanno vivendo un incubo e una tragedia personale».
Segue il suo racconto. «Quando è iniziata l’emergenza la sala era piena. Abbiamo evacuato lo staff e tutti i clienti e abbiamo messo immediatamente i sacchi a protezione della cucina». Una misura che ha solo rinviato l’allagamento: «Dopo pochi minuti la sala si è riempita di fango e la cucina è stata letteralmente sommersa. Sono state nuovamente danneggiate le stanze al piano terra che avevo riaperto da una settimana dopo un anno e mezzo dalla precedente esondazione». «C'è da fare un ragionamento strutturale sul territorio, prendendo coscienza del fatto che le cose stanno cambiando - rinnova il suo appello Klugmann -. È inutile parlare di turismo, di paesaggio in un meraviglioso paese come il nostro se prima non si fa un ragionamento di sicurezza generale. Il paesaggio attorno a noi non è decorativo è la nostra identità».
«Da parte nostra - conclude - abbiamo investito decine di migliaia di euro, solo quest’anno, per la sicurezza. Abbiamo fatto la nostra parte come privati cittadini, abbiamo risistemato tutte le camere ma non è servito a nulla perché siamo piccoli. E’ del tutto inutile che un privato investa tempo e denaro a difesa della propria struttura se poi basta così poco per trovarci nuovamente punto e a capo». 

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