LETTERE
Egregio direttore,
secondo il rapporto annuale del Censis la quota degli italiani che dichiara che il Covid non esiste è del 5,9%, pari a tre milioni di persone ed è uguale a chi è convinto che la terra sia piatta, 5,8%. Per il 10,9% il vaccino è inutile, una percentuale analoga a chi è convinto che l'uomo non sia mai sbarcato sulla luna. Il 34,4% degli italiani pensa che il vaccino sia un farmaco sperimentale. A questo punto so bene che convincere chi non si vuole vaccinare è compito assai arduo, se non disperato, allora se gli appelli al buon senso non li convincono proviamo con i numeri. Dal 1° di novembre al 30 novembre del 2020, nel bel mezzo della terza ondata, con molte attività chiuse e con il coprifuoco alle 22.00 e senza i vaccini i positivi furono 922.124 i decessi 16.958. Quest'anno sempre nello stesso periodo nel bel mezzo della quarta ondata con tutto aperto e soprattutto con i vaccini, i positivi sono stati 256.582 e i decessi 1.728.
Questi numeri dovrebbero farci capire quanto siano importanti e soprattutto utili i vaccini. Se non ci vacciniamo corriamo il serio pericolo di dover chiudere tutto ancora una volta con ciò che ne comporta. Ricordiamoci poi sempre che esistono i garantiti, ovvero tutte quelle persone che comunque vada ogni mese percepiscono uno stipendio o una pensione, mentre invece ci sono categorie che se non lavorano non guadagnano nulla.
Proprio in queste ore è uscito il 55esimo Rapporto Censis, nel 2020 l'anno dell'arrivo della pandemia, 2 milioni di famiglie italiane hanno vissuto in povertà assoluta. Il rapporto evidenzia come la pandemia abbia accentuato il senso di vulnerabilità: il 40,3% degli italiani si sente insicuro pensando alla salute e alla futura necessità di dover ricorrere a prestazioni sanitarie. Chi non si vaccina corre il serio rischio di contagiarsi e di finire nei reparti ospedalieri o in quelli di terapia intensiva. Nell'ultimo mese le persone non vaccinate ricoverate in terapia intensiva sono state 507, i vaccinati 216, meno della metà, qualcosa vorrà pur dire. Intasare i reparti ospedalieri e le terapie intensive pregiudica il normale funzionamento degli stessi e comporta ritardi nei ricoveri ordinari e negli interventi programmati. Secondo uno studio di «Cittadinanza Attiva» pubblicato sul sito di RaiNews ben 13 milioni di visite specialistiche sono state sospese causa Covid-19, 300mila sono i ricoveri non effettuati, 500mila gli interventi chirurgici rimandati e ben 4 milioni gli screening oncologici posticipati. Un disagio che pagheremo a carissimo prezzo in futuro.
Mi permetto infine di ricordare a chi ha deciso di non vaccinarsi che se sta conducendo una vita pressoché normale lo deve a chi, con una scelta responsabile, si è vaccinato.
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