Lettera al direttore
Caro direttore la scomparsa di Alberto Michelotti è una gravissima perdita per Parma e per il nostro Paese, non solo per lo sport internazionale di cui Alberto è stato un grande rappresentante, ma anche, e soprattutto, per ciò che rappresentava la sua figura e la sua storia personale. Un uomo dalla grande umanità, schietto, sincero, profondamente legato alla nostra città, al suo Oltretorrente. Un vero pramzàn dal sàss. Il mio ultimo ricordo legato a lui è stato quando l'anno scorso mi ha telefonato per ringraziarmi per gli auguri per i suoi 90 anni fatti attraverso le pagine del "nostro" quotidiano. Oppure quando sulla mia copia del libro, da lei realizzato, "Dirige Michelotti da Parma" ha scritto di suo pugno la bellissima dedica: "A Carlo pràmzan dal sàss" in quanto sapeva che anch'io sono nato in Oltretorrente.
Oppure ancora a tutte le volte in cui mi ha raccontato della sua vita, dei sacrifici fatti su è giù per la Cisa a soccorrere i camionisti in difficoltà, a qualunque ora del giorno o della notte, con il ghiaccio e la neve o sotto il sole cocente, e poi via il giorno dopo ad arbitrare una importante partita. I racconti della sua famiglia, povera ma piena di dignità, del loro fiero antifascismo, un'infanzia piena di problemi ma ricca della solidarietà tipica della gente d'Oltretorrente. Una carriera sportiva strepitosa, in cui Michelotti si fa la fama di arbitro duro ma estremamente corretto, piena di aneddoti e soddisfazioni.
Un arbitro che però lasciava giocare, non gli piaceva fischiare troppo e soprattutto dare troppi cartellini, piuttosto nei momenti più caldi preferiva intervenire con grande decisione per sedare gli animi. Una grande persona Alberto, mi mancherà davvero tanto, ma sono sicuro mancherà anche a tutti i parmigiani. Da oggi Parma è più povera. Un abbraccio e sincere condoglianze ai famigliari.
Parma 18 gennaio
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