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lettera al direttore

Mobilitarsi per Misurina

di Gessica Pasini

07 Ottobre 2022, 15:57

Gentile direttore,
sono Gessica Pasini, mamma di Matteo, una delle tante mamme di Misurina. Otto anni fa, durante una delle numerose notti insonni, intenta ad osservare il respiro del mio bambino, ero alla ricerca di una soluzione ed ho scoperto l'istituto Pio XII. 
Nessuno mai, prima di allora, mi aveva parlato di questo centro d'eccellenza per la cura e la riabilitazione delle malattie respiratorie infantili. A partire dal suo primo ricovero lassù, grazie anche alla professionalità di tutto il personale, Matteo ha iniziato a recuperare in salute, ha ripreso a fare tutte quelle cose semplici, come correre al parco, fare sport e frequentare la scuola con continuità, senza dover subire quella maledetta fame d'aria ad ogni suo minimo sforzo. Insomma riusciva a condurre quella vita normale alla quale ha diritto ogni bambino e che l'asma gli stava impedendo di avere fino ad allora. 
Ogni volta, ancora oggi, dopo poche ore dall'arrivo a Misurina i suoi bronchi iniziano ad aprirsi e i valori di infiammazione a stabilizzarsi. Quella di mio figlio è solo una delle tante testimonianze che potrei raccontare a proposito del soggiorno al Pio XII. L'aria di Misurina è una vera e propria terapia aggiuntiva nel trattamento dell'asma che curiamo nelle nostre città. Credo che consigliare periodi di permanenza presso l'istituto Pio XII non voglia dire, per la sanità locale e per i centriospedalieri, privarsi dei piccoli pazienti, ma, bensì, dare la possibilità a tutti i bambini bisognosi di cura di accedere ad un centro unico in Italia che gode di peculiarità ambientali straordinarie e che dovrebbe essere invece motivo di orgoglio di tutta la Sanità nazionale. Questa mia voce è la voce di tante mamme nelle mie condizioni ed è per questo che con profondo dispiacere apprendo la notizia della ventilata chiusura del Pio XII. 
È difficile per noi genitori accettare questa dolorosa decisione. Le difficoltà economiche dell'istituto sono note. 
Come se non bastasse sono state acuite da tre anni di pandemia che ne hanno impedito il rilancio sperato. 
Da semplice mamma vorrei che le   istituzioni sanitarie e la politica locale e nazionale si mobilitassero, così come già avvenuto tre anni fa, per impedire la chiusura del centro di cura affinché tutti i bambini bisognosi possano continuare ad avere la possibilità di portare avanti il proprio percorso di cura e di riabilitazione sicuramente utile a garantire loro una miglior qualità di vita da adulti.  
Rovigo, 5 ottobre

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