Nuovi sviluppi nella vicenda degli studenti in settimana bianca
Nuovi sviluppi nella vicenda che ha coinvolto i ragazzi nocetani in gita a Folgarida.
I risultati dell’inchiesta epidemiologica e le indagini ambientali svolte dall’azienda sanitaria che hanno individuato la causa delle gastroenteriti di massa nell’agente infettivo norovirus, non hanno dissipato tutti i dubbi sulle responsabilità del contagio.
Infatti il microrganismo avrebbe potuto essere presente all’interno dell’albergo o essere trasportato da qualche ospite già contagiato. Un’incertezza non ancora completamente risolta dalla nota dell’azienda sanitaria: il norovirus è un agente infettivo che si propaga direttamente da persona a persona oppure tramite alimenti contaminati ma soprattutto per contatto con superfici contagiate. Questo virus ha, infatti, una particolare resistenza all’esterno del corpo umano e può ritrovarsi nell’ambiente fino a 15 giorni dopo il contagio.
Intanto è emerso che nell’albergo Union che ospitava le classi nocetane, sono stati contaminati anche due uomini del Nas che, dopo l’intervento, hanno accusato febbre, diarrea e vomito.
L’Union di Folgarida è risultato infestato dal norovirus e ha deciso di chiudere, in autotutela, e di sottoporre i locali a una accurata disinfestazione.
Nell’albergo sarebbe stata individuata una massiccia presenza di norovirus su tavoli, divani, poltrone e altre superfici esaminate: il virus resiste a temperature superiori ai 60° e a trattamenti con il cloro. L’albergo sarà sanificato da cima a fondo. I sanitari confermano che il periodo di incubazione del norovirus è di 12-48 ore, mentre l’infezione dura dalle 12 alle 60 ore e non esistono particolari farmaci per debellarla: bisogna attendere che il malessere faccia il proprio corso, avendo l’accortezza di bere molta acqua per evitare fenomeni di disidratazione.
A Noceto, intanto dove si aspetta di tornare a scuola, dopo la nuova emergenza del coronavirus, la dirigente scolastica procederà convocando i genitori per un incontro con un legale per verificare se ci possano essere gli estremi per intraprendere un’azione di risarcimento.
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