Giovedì prossimo Bibbiano sarà il centro nevralgico della corsa elettorale per le regionali. Nel comune della Val d’Enza, finito alla ribalta per l’inchiesta sui presunti affidi illeciti, si sfideranno a poche centinaia di metri di distanza, in due piazze diverse, la Lega di Salvini e le sardine. Il leader del Carroccio ha confermato di non avere alcuna intenzione di annullare la manifestazione, che chiuderà il suo fittissimo tour di queste settimane: «Lo avevo promesso a quelle mamme e papà e noi le promesse le manteniamo». «Vuole solo strumentalizzare e glielo impediremo», la replica del movimento anti-sovranista nato due mesi fa a Bologna.
La giornata è stata rovente. Dopo aver dichiarato di aver prenotato per prime la piazza centrale del paese, scippandola così a Salvini, le sardine hanno dovuto fare marcia indietro di fronte alle decisioni della questura che ha dato precedenza alle forze politiche rispetto ai movimenti e ha confermato che lo spazio davanti al municipio sarà affidato alla Lega.
Il movimento aveva fatto per primo richiesta d’uso di suolo pubblico, ma il Carroccio si è avvalso del protocollo siglato in prefettura dalle liste che partecipano al voto e che prevede una prelazione per comizi o iniziative di propaganda. Così, dopo un incontro nel pomeriggio, alle sardine è stata concessa la vicina piazza Libero Grassi: «Noi ci saremo, ma prima vogliamo sentire i cittadini», ha spiegato il portavoce Mattia Santori.
Domani sera, alle 21, al cinema Metropolis, si terrà un’assemblea pubblica aperta: «Vogliamo capire qual è la volontà delle persone - ha proseguito Santori -: se vorranno una manifestazione con 7000 persone nella piazza data dalla questura o se preferiscono non fare nulla». Insomma, «qualsiasi cosa decideranno, noi l’accetteremo: compreso il ritiro del presidio».
Con l’avvicinarsi del voto, le iniziative delle sardine si sono moltiplicate: da Potenza alla Versilia, fino a Maranello dove ieri parlava Salvini. E oggi le sardine celebreranno il loro evento più ambizioso: una kermesse musicale-politica a Bologna, dove sono attese 30mila persone. La leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni intanto affonda: «Dietro le sardine c'è il Pd». r.c.
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