Scuola
"Il prolungarsi dell’emergenza pandemica ha determinato per i Dirigenti Scolastici un sovraccarico di responsabilità e lavoro che per rispondere alle esigenze del contact tracing non conosce tregue nemmeno nei giorni festivi e negli orari serali.
Dopo le buone intenzioni dichiarate dal governo, nei fatti all’interno della legge di bilancio (che ha la maggiore disponibilità economica di sempre) in discussione in parlamento,nessuna delle richieste avanzate dalla categoria è stata presa in considerazione. E’ arrivato il momento di dire basta e di pretendere risposte sulle questioni che da tempo
rivendichiamo", si legge in una nota dei sindacati riguardo allo sciopero di domani, 10 dicembre, della dirigenza scolastica.Ed ecco le rivendicazioni:
"In Emilia Romagna - continua la nota - è ora di dire basta e pretendere il rispetto per i D.S. nominati dal 2019 che a tutt’oggi non percepiscono ancora la quota variabile dello stipendio (che ammonta a circa 1000€ mensili) sulla base di una controversa interpretazione del contratto di lavoro. Con lo sciopero proclamato il 10 dicembre, dalla FLC CGIL, UIL SCUOLA e SNALS
CONFSAL i Dirigenti Scolastici manifestano il proprio dissenso rispetto alla scelta del Governo e del Ministero di non stanziare nella legge di Bilancio in discussione in Parlamento le risorse necessarie per rispondere alle esigenze sopra elencate, nell’interesse della categoria e della qualità della scuola pubblica".
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