carabinieri
Nei giorni scorsi, i carabinieri di Vigatto hanno denunciato un 50enne accusato di reiterata violazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento nei confronti della moglie. Già da diversi anni, l'uomo avrebbe avuto comportamenti molesti verso la moglie: in particolare, verso la fine di luglio, queste condotte sono degenerate in vere e proprie minacce e scontri fisici all'interno dell'abitazione. Ai primi di agosto la donna ha finalmente trovato il coraggio di rivolgersi ai carabinieri per denunciare il marito. E' pochi giorni dopo la denuncia, dopo l'ennesimo litigio, la donna ha richiesto l'intervento urgente del 112, poiché il marito l'aveva picchiata e minacciata. L'uomo è stato accompagnato in caserma a Parma, dove, al termine delle formalità di rito è stato sottoposto alla misura pre-cautelare dell'allontanamento dalla casa familiare con il contestuale divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla moglie. Successivamente, il gip del tribunale di Parma ha convalidato la misura, integrandola con l'ulteriore divieto di comunicare con la moglie attraverso qualsiasi mezzo telematico e telefonico, o anche per interposta persona. Nonostante le restrizioni imposte, nei giorni scorsi il 50enne ha ripetutamente tentato di avvicinare e contattare la moglie. Nonostante la vittima lo avesse bloccato anche su tutti i social network e nelle applicazioni di messaggistica telefonica, l'uomo ha cercato di eludere le limitazioni creando nuovi profili social con nomi falsi per tentare di riallacciare le comunicazioni. Inoltre, si sarebbe avvicinato fisicamente alla moglie nel tentativo di riallacciare i rapporti. I carabinieri hanno raccolto solide prove che indicano il 50enne come presumibile responsabile della violazione della misura cautelare in diverse occasioni, determinando così a suo carico una ulteriore denuncia.
È importante precisare che l'indagato è, al momento, solamente indiziato di delitto, seppur gravemente, e che la sua posizione sarà valutata dall’autorità giudiziaria nel corso dell'intero iter processuale. La sua responsabilità sarà definita solo a seguito dell'eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.
© Riproduzione riservata
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata