parma
Nuovi guai per il 74enne che nel giugno del 2020 aveva accoltellato ad una gamba il figlio a seguito di una lite. Dal 2023 si trovava a Parma nell’abitazione di un altro famigliare nei cui confronti, recentemente, avrebbe usato violenza fisica determinando la revoca del beneficio concessogli e il ritorno in carcere. Acquisito il provvedimento restrittivo con contestuale carcerazione, i Carabinieri di San Pancrazio lo hanno prelevato dal suo domicilio temporaneo e dopo averlo dichiarato in arresto lo hanno tradotto in carcere.
Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di San Pancrazio P.se hanno dato esecuzione a un provvedimento restrittivo della detenzione domiciliare con contestuale ripristino della carcerazione emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Reggio Emilia nei confronti di un 74enne italiano.
La vicenda trae origine da un episodio di tentato omicidio per il quale l'uomo è stato riconosciuto colpevole. Nel 2022, la Corte d'Appello di Bologna lo ha condannato a 6 anni di reclusione, una sentenza divenuta definitiva nel luglio dello stesso anno.
Le indagini hanno fatto luce su un grave episodio avvenuto nel giugno del 2020. A seguito di una lite nella sua abitazione di Parma, il 74enne si è reso responsabile di un'aggressione nei confronti del figlio. Durante la violenta lite, l'uomo ha sferrato un fendente con un coltello da cucina, ferendo il familiare a una gamba. La ferita ha causato uno shock emorragico, rendendo necessario l'immediato intervento dei sanitari. La vittima è stata trasportata d'urgenza nel reparto di anestesia e rianimazione dell'Ospedale di Parma, dove è stata sottoposta a cure intensive che, nei giorni successivi, hanno scongiurato il pericolo di vita.
Immediatamente dopo l'aggressione, l'uomo è stato arrestato e in seguito sottoposto all'obbligo di firma. Il processo è andato avanti e nel luglio del 2022, il 74enne è stato nuovamente arrestato e condotto in carcere su ordine dell'Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Parma. Nel marzo del 2023, il Tribunale di Sorveglianza di Bologna gli ha concesso il beneficio della detenzione domiciliare presso l'abitazione di un altro familiare a Parma.
Tuttavia, la situazione è precipitata nuovamente. Recentemente, il 74enne ha avuto nuovi attriti domestici con un altro membro della famiglia, sfociati in un episodio di violenza, fortunatamente di minore entità rispetto al precedente.
I Carabinieri della Stazione di San Pancrazio P.se, hanno documentato le condotte violente e raccolto la testimonianza del familiare, il quale ha manifestato la volontà di non rinnovare la disponibilità ad ospitarlo.
I militari hanno immediatamente segnalato i fatti all'Ufficio di Sorveglianza di Reggio Emilia che, riscontrando chiare violazioni delle prescrizioni della misura, il 22 settembre u.s. ha deciso per la restrizione della detenzione domiciliare, ordinando il rientro in carcere del 74enne.
Dopo aver ricevuto il provvedimento, i Carabinieri di San Pancrazio hanno raggiunto l'abitazione dell'uomo e, dopo averlo informato della decisione della magistratura, lo hanno accompagnato in caserma per la notifica dell’atto.
Al termine delle procedure, i Carabinieri hanno tradotto il 74enne presso la Casa Circondariale di Parma, dove è tornato a scontare la sua pena.
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