Carabinieri
E' stato fermato il ladro che, nei mesi scorsi, aveva tentato di rubare nelle macchinette della Casa della salute di via Pintor: fermato dal vigilante, era fuggito. Nei giorni scorsi, a conclusione delle indagini, i carabinieri di Langhirano hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Parma un 33enne straniero, ritenuto il presunto responsabile del tentativo di furto, oltre che di ricettazione e porto di armi o oggetti atti ad offendere.
L'episodio è avvenuto in una serata della seconda metà di maggio, quando il personale della vigilanza privata è intervenuto alla "Casa della Salute" di via Pintor, in seguito all'attivazione dell'allarme anti-intrusione. All'interno, nella zona dei distributori automatici di cibi e bevande, il vigilante ha sorpreso un uomo intento ad armeggiare vicino alla cassa automatica. L'uomo, che inizialmente ha assecondato l'ordine del vigilante di sdraiarsi a terra e rimanere immobile, è improvvisamente scattato in piedi, uscendo dalla struttura e facendo perdere le proprie tracce favorito dal buio.
Nel frattempo, avvisata dalla vigilanza, una pattuglia dei carabinieri di Langhirano è immediatamente intervenuta. Dopo aver cercato invano il fuggitivo, i militari si sono concentrati all'interno della struttura sanitaria, dove hanno effettuato un meticoloso sopralluogo. I militari hanno accertato che uno dei distributori automatici presentava evidenti segni di forzatura, che tuttavia avevano retto, impedendo il furto del denaro contenuto all'interno. Inoltre, è stato rinvenuto uno zaino contenente diversi effetti personali, un cellulare, delle sim card telefoniche e una grossa cesoia metallica (probabilmente lo stesso strumento con cui ha cercato di scassinare la macchinetta).
Nei giorni successivi, la responsabile dell'Ausl di Parma ha sporto denuncia per i fatti accaduti. Nel corso delle indagini, i carabinieri hanno scoperto che una delle sim telefoniche rinvenute nello zaino, abbandonato dal presunto responsabile del furto, era intestata a un commerciante di via Pintor, vittima di un furto nella sua attività alcune settimane prima. L'uomo aveva denunciato l'accaduto, specificando anche la sim contenuta nel telefono cellulare rubato. Analogamente, un'altra sim ha permesso di rintracciare un altro proprietario, anche lui vittima del furto del proprio cellulare, che però non aveva sporto denuncia a causa del modesto valore commerciale del telefono. La svolta decisiva nelle indagini è arrivata quando, esaminando un foglio lacerato e arrotolato su se stesso, rinvenuto nello zaino, i carabinieri hanno recuperato un atto di polizia riportante le generalità di una persona a loro già nota. L'atto era stato redatto tre giorni prima dai militari, a seguito della contestazione di un altro reato commesso in città.
Al termine delle indagini, dopo aver ascoltato il vigilante, testimone diretto del reato, che era riuscito a osservare bene il volto del presunto responsabile, i carabinieri hanno identificato un 33enne straniero residente in città, già noto per numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio che è stato denunciato all'autorità giudiziaria.
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