legalità
E’ stato firmato oggi in prefettura il “Protocollo di legalità per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata negli appalti pubblici” tra Agenzia interregionale per il fiume Po e la prefettura. A sottoscrivere l’importante documento sono stati il prefetto della nostra città, Antonio Lucio Garufi e il direttore di AIPo, Gianluca Zanichelli. I due enti hanno avvertito l'esigenza di salvaguardare la realizzazione di opere e la prestazione di servizi di interesse pubblico da ogni tentativo di infiltrazione da parte di gruppi legati alla criminalità organizzata in grado di condizionare le attività economiche e finanziarie nei settori di pubblico interesse, sia in forma diretta che attraverso imprese e società "controllate", soprattutto negli ambiti in cui è maggiore il rischio che imprese legate ad organizzazioni criminali tentino, avvalendosi delle considerevoli risorse finanziarie di cui dispongono, di penetrare i principali settori dell'economia legale ed in particolare quello degli appalti pubblici.
AIPo assume l'obbligo, prima di procedere alla stipula dei contratti, di acquisire dalla prefettura le informazioni antimafia sul conto delle imprese interessate. Si impegna anche a richiamare nei bandi di gara l'obbligo, per le imprese esecutrici a vario titolo di lavori, servizi e forniture, dell’ osservanza rigorosa delle disposizioni in materia di collocamento, igiene e sicurezza sul lavoro. AIPo riporterà nei bandi e atti di gara le clausole riferite a quanto prescritto nel protocollo, che dovranno essere espressamente accettate e sottoscritte dalle imprese interessate in sede di stipula del contratto o subcontratto. Le parti sottoporranno a particolare attenzione le modalità di assunzione della manodopera, i relativi adempimenti previsti dalla legislazione sul lavoro e dal CCNL di categoria, e a tal fine si impegnano a definire procedure di reclutamento di massima trasparenza. Per tali finalità è costituito, presso la prefettura, un apposito "Tavolo di monitoraggio dei flussi di manodopera", di cui faranno parte un funzionario della locale direzione territoriale del lavoro ed i rappresentanti del soggetto aggiudicatore e delle organizzazioni sindacali degli edili maggiormente rappresentative e sottoscrittrici del Protocollo. Allo scopo di mantenere il necessario raccordo con le altre attività di controllo antimafia, il Tavolo è presieduto dal coordinatore del gruppo interforze costituito presso la prefettura competente.
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