viale toschi
Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Parma hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Parma un 27enne italiano, ritenuto, a seguito di accertamenti e verifiche, il presunto responsabile di porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere, possesso di arnesi da scasso e violazione della misura di prevenzione del divieto di ritorno nel comune di Parma.
L'episodio si è verificato durante la notte del fine settimana appena trascorso, quando una pattuglia della Sezione Radiomobile, impegnata in un servizio di prevenzione nel centro cittadino, ha notato su viale Toschi un individuo con il volto travisato da un passamontagna che cercava di approcciare alcune ragazze che si trovavo a passare nella zona.
I Carabinieri, percependo la situazione di disagio e la reazione delle ragazze, che si erano scansate superando quell’uomo a passo svelto, hanno deciso di intervenire immediatamente per sottoporlo a controllo.
Invitato dai militari a rimuovere il passamontagna che gli celava quasi interamente il volto, l’uomo è apparso subito particolarmente agitato e ha dichiarato di essere sprovvisto dei documenti di riconoscimento.
Sospettando che potesse nascondere oggetti illeciti, i Carabinieri hanno approfondito il controllo e lo hanno sottoposto a perquisizione.
All'interno del marsupio che portava in vita gli operati hanno rinvenuto un coltello a serramanico di 17 cm, mentre in una tasca della giacca è stato trovato un cacciavite lungo 31 cm, per i quali l'uomo non ha saputo fornire alcuna giustificazione plausibile.
A quel punto, i militari hanno condotto il 27enne presso la caserma di strada delle Fonderie per procedere alla sua identificazione formale e per sottoporre l'arma da taglio e il cacciavite a sequestro.
Dopo essere stato sottoposto ai rilievi foto-dattiloscopici, l'uomo è stato identificato in un 27enne italiano, residente fuori provincia ma di fatto senza una stabile dimora.
Gli immediati accertamenti eseguiti attraverso le banche dati in uso alle forze di polizia hanno permesso ai Carabinieri di appurare che la sua presenza a Parma era in violazione di una misura di prevenzione: nel maggio 2025 gli era stato formalmente notificato il divieto di ritorno nel Comune di Parma per 4 anni.
Tale misura era stata irrogata in quanto ritenuto soggetto pericoloso per la sicurezza pubblica, gravato da precedenti per reati vari, tra cui rissa, furto, lesioni, percosse, violazione di domicilio, maltrattamenti in famiglia, resistenza a pubblico ufficiale, minaccia e reati inerenti agli stupefacenti, oltre ad un furto di denaro commesso a Parma, ai danni di un'attività commerciale di Via Zarotto, sempre nel maggio del 2025.
Al termine delle indagini e sulla base del quadro probatorio emerso a suo carico, per il 27enne è scattata la denuncia all'Autorità Giudiziaria.
È obbligo rilevare che l’odierno indagato è, allo stato, solamente indiziato di delitto, seppur gravemente, e che la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.
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